Incendio su traghetto ancora attivo a Palermo dopo 40 ore. La ‘beffa’ del 2009

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Brucia ancora nel porto di Palermo la nave Superba della GNV. L’incendio è divampato sabato sera, alle 21.45 circa, orario di partenza previsto. Il traghetto avrebbe dovuto salpare alla volta di Napoli.  Il rogo è partito, molto probabilmente, da uno dei mezzi che si trovavano nel garage. Sulla nave c’erano poco meno di 200 passeggeri e una settantina di membri dell’equipaggio. Soltanto alcuni hanno accusato piccoli sintomi da intossicazione.  L’incendio sembrava circoscritto ieri mattina, dopo circa 12 ore di operazioni di spegnimento da parte di ben 10 squadre dei vigili del fuoco, ma poi è ripartito per l’elevatissima temperatura nei garage e nelle stive.

Adesso, dopo circa 40 ore, in alcune parti del traghetto della Grande Navi Veloci la temperatura si è abbassata e ciò ha consentito ai vigili del fuoco di entrare nella stiva. Per il 70% la nave è stata già controllata; manca ancora la zona della prua dove oltre agli automezzi sono andati in fiamme alcune cabine. Qui i pompieri non riescono ad arrivare a causa delle elevatissime temperature. Prosegue intanto l’azione di raffreddamento dall’esterno condotta dai rimorchiatori che con gli idranti sparano acqua sulle paratie della nave. Un lavoro incessante e particolarmente stancante per i vigili del fuoco e i militari della Capitaneria che da circa 40 ore sono in banchina, al porto di Palermo, per cercare di domare definitivamente le fiamme.

Ancora dal traghetto fuoriescono colonne di fumo, anche nero. I residenti nella zona temono che la densa colonna di fumo nero, che li ha costretti a chiudere le finestre, possa contenere sostanze tossiche e rappresentare quindi un pericolo per la loro salute. Sono in tanti a chiedere i controlli immediati da parte dell’ARPA per verificare la qualità dell’aria. Non è la prima che la nave Superba della GNV va a fuoco. Nel dicembre del 2009  l’incendio divampò mentre la nave, con 1579 passeggeri a bordo, era attraccata al porto di Genova e stava partendo proprio per Palermo.

Un altro precedente il  29 maggio di 14 anni fa, quando le fiamme scoppiarono in navigazione, in un garage del traghetto ‘Florio’ della Tirrenia, non lontano da Ustica. Nel 2021, dopo un lungo pasticcio giudiziario, la prescrizione dei reati e il proscioglimento degli imputati. Nessuno è riuscito ad ottenere un risarcimento perché nel frattempo la Tirrenia subì vicissitudine economiche e fallimentari. Fra i passeggeri beffati anche una donna di Bagheria che adesso risiede a Castellammare del Golfo.