Impiegato di Alcamo in pensione, esame sanatoria edilizia in tilt

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Un bando per affidare a tecnici esterni l’esame delle partiche di sanatoria edilizia. Questo l’orientamento della giunta comunale di Alcamo per evitare la paralisi, come ha già annunciato il vice sindaco Caterina Camarda, nel corso del recente incontro, svoltosi al centro congressi Marconi, con tecnici liberi professionisti per presentare il nuovo regolamento edilizio unico, esitato dalla Terza commissione edilizia.

L’ invito a presentare la richiesta con la propria disponibilità all’esame di ogni pratica con un compenso si parla di 200-300 euro. Intanto se non è paralisi all’Ufficio sanatoria poco ci manca poiché l’impiegato Piero Piazza, che negli anni ha istruito le pratiche, da ieri è andato in pensione. Piazza negli ultimi mesi è stato coadiuvato per due giorni la settimana dal geometra Gaetano Cusumano, che si occupa anche dell’ acquedotto.

Nel 2022 sono state approvate 200 pratiche, una cinquantina esitate con urgenza per dare la possibilità di ottenere l’ecobonus. Previsione di incasso per il Comune grazie al pagamento degli oneri concessori di 350 mila euro.  Restano ancora da esitare 3 mila e 800 istanze con lungaggini non sempre addebitabili all’Ufficio poiché, nonostante i solleciti, tarda il completamento e integrazione delle pratiche da parte di coloro i quali intendono mettersi in regola.

Dal 1985 sino all’ultima legge di sanatoria sono state presentate ben 12 mila e 500 domande. Il Comune intende anche utilizzare dipendenti per evitare la totale paralisi dell’ufficio di sanatoria edilizia. Ma ritardi ci saranno dal primo gennaio per il periodo di vacatio, legato al fatto che i tecnici esterni, che parteciperanno al bando, dovranno prendere piena conoscenza dei vari iter, e i tempi sono destinati inesorabilmente ad allungarsi.