Il coraggio di dire ciò che si pensa, la consapevolezza di essere persone libere. E, soprattutto, la capacità di distinguere il male dal bene, e la volontà di scegliere quest’ultimo. Sono i principi ispiratori del progetto Giustizia e umanità-Liberi di scegliere, rivolto ai giovani siciliani presentato ieri mattina a Palermo. Il percorso educativo, ideato dall’associazione Biesse e ispirato all’operato del giudice minorile Roberto Di Bella, si è concretizzato in un protocollo d’intesa con l’assessorato all’istruzione e l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia. Il progetto, partito nel 2019 a Reggio Calabria, sbarca così nell’Isola. Alla presentazione del progetto, organizzata da Ses e Fondazione Bonino Pulejo in collaborazione con Biesse, Assessorato all’Istruzione e Usr, una folta presenza istituzionale, con autorità civili e militari e soprattutto loro, i protagonisti: studentesse e studenti di numerosi istituti siciliani, con docenti e dirigenti, in rappresentanza di tutta la comunità scolastica alla quale il progetto si rivolge. «Ai minori provenienti da contesti criminali mafiosi viene offerta un’alternativa di vita, e la possibilità di sviluppare le loro potenzialità. E le madri coraggiose vanno sostenute e non lasciate da sole». L’assessore Mimmo Turano ha sottolineato il valore della giustizia minorile, ringraziando i docenti per il loro impegno.