Giornata mondiale della talassemia, un’eccellenza il centro “Cutino” fondato da alcamese

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L’idea è nata oltre trenta  anni fa ad un imprenditore alcamese Franco Cutino, la cui figlia Piera morì a 23 anni perchè affetta da talassemia, una malattia genetica rara del sangue. Franco Cutino riuscì a creare un centro medico all’ospedale Cervello Palermo. Fondamentale è il ruolo della prevenzione.

Tuttavia l’Italia si conferma all’avanguardia come anche la Sicilia, Palermo in particolare,  per quanto riguarda l’innovazione nella diagnosi e nella terapia. Tutto ciò è stato ribadito ieri in concomitanza con la Giornata mondiale della talassemia, a Palermo  durante la conferenza internazionale.

L’evento organizzato dalla Fondazione Franco e Piera Cutino. “Come sottolinea – Giuseppe Cutino, autore, regista e attore,  fratello di Piera- presidente della Fondazione Franco e Piera Cutino – alla fine degli anni 90 l’età media dei pazienti era tra i 25 e i 30 anni. Ora grazie ai continui progressi della ricerca medico-scientifica la patologia è sempre più curabile”. Il Centro all’avanguardia, voluto da Cutino,  si trova all’ospedale “Villa Sofia Cervello” di Palermo. Sempre all’interno dell’ospedale da 10 anni è anche attivo il Campus di ematologia “Cutino”.

In media ogni anno vi accedono oltre 1.400 pazienti, sono eseguite più di 5.300 trasfusioni di sangue e si effettuano circa 2.000 studi del portatore sano di talassemia l’assistenza socio-sanitaria. Il Centro è stato voluto dalla famiglia alcamese di Franco Cutino. Tutto inizia nel 1982 con la scomparsa di Piera a soli 23 anni a causa della talassemia di cui soffriva sin dalla nascita. Nel 1998, la famiglia di Franco Cutino decide di costituire l’Associazione “Piera Cutino Onlus”.

Obiettivo, continuare a far in modo che i pazienti potessero vivere sempre meglio con una assistenza medica adeguata e soprattutto coltivare il sogno della guarigione sostenendo la ricerca scientifica che in quegli anni, con la terapia genica, faceva i primi tentativi. Nel 2003, in previsione della ricorrenza del centenario del Rotary International, tramite il Rotary club di Alcamo, di cui Franco Cutino è stato socio – inizia l’idea di costruire un intero padiglione dedicato esclusivamente alla Talassemia.

Nel 2004 il progetto architettonico, donato dai professionisti del Rotary di Alcamo, è pronto. Nel frattempo il noto attore Rosario Fiorello inizia a sostenere il progetto e l’idea da sogno prende forma. Nel 2005 Franco Cutino muore. Ancora oggi, la famiglia Cutino è il motore attorno a cui ruota ogni iniziativa e progetto.