Gal “Valle del Belice’. Nuovi progetti per territorio e popolazione

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Soddisfare il fabbisogno della popolazione in termini di servizi: dal socio-sanitario ai trasporti, all’accesso alla cultura. Si muoveranno su questa direzione gli interventi della nuova progettualità che riguarda il GAL “Valle del Belìce”, tramite progetti di comunità e bandi. La strategia di intervento del GAL, denominata “Valle del Belice 2030”, è rientrata in graduatoria per il finanziamento. L’obiettivo della nuova progettualità: territorio e fabbisogni della popolazione residente, ma anche alla continuazione dei progetti precedenti che riguardano la valorizzazione degli aspetti turistico-culturali e agroalimentari.

All’interno del GAL “Valle del Belìce” sono ora entrate le città di Sciacca, Campobello di Mazara e Castelvetrano, tramite la stipula di un accordo di partenariato. Questo è stato possibile grazie a quanto previsto dai nuovi regolamenti comunitari. Dei nuovi bandi del GAL “Valle del Belìce” ora sarà interessata una popolazione di 142.837 cittadini, rispetto ai 63.327 della precedente programmazione. I fondi, tramite i quali verrà finanziata la progettualità dei GAL, sono quelli del FEASR, per una quota di 90 milioni che verranno ripartiti per i 23 GAL in tutta la Sicilia. Nella strategia presentata dal ‘GAL Valle del Belice’, i progetti di comunità riguarderanno vari ambiti di servizi (salute, mobilità, incontro domanda e offerta di lavoro, giovani e creatività, progettazione). Per i bandi, invece, 700 mila euro sono dedicati alle infrastrutture, 500 mila euro alla cooperazione e smart village. Ma l’attività del GAL non si limita alla gestione dei fondi del suo Piano di Azione, negli ultimi 3 anni impegno per avviare anche altri strumenti di programmazione territoriale con la nascita il Distretto del “Cibo Born In Sicily”, che diventerà a breve il soggetto erogatore di finanziamenti per l’agroalimentare. A breve dovrebbe essere completato il piano di intervento del cosiddetto “Contratto di fiume Belice e bacini idrografici viciniori”, che diventerà un altro strumento di attrazione di risorse per le problematiche idrogeologiche del nostro territorio».