Furto di cavi elettrici, si ferma depuratore di Alcamo. Danni ambientali in mare

0
330

Più gravi del previsto le conseguenze del furto di cavi elettrici, circa 350 metri lineari, dal depuratore comunale di Alcamo. Infatti gli impianti di vallone Nuccio si sono fermati per mancanza di corrente elettrica sia nella linea sotterranea che in quella aerea. Un danno di circa 150.000 euro ma soprattutto danni gravi all’ambiente. I liquidi fognari, infatti, non possono essere depurati e quasi tutto, attraverso il torrente Canalotto, arriva in mare. Acqua scura, maleodorante e carica di fanghi fognari scende dal corso d’acqua ed arriva ad Alcamo Marina. Il Comune ha già avviato le procedure per affidare i lavori urgenti finalizzati a ripristinare il funzionamento dell’impianto di depurazione. I lavori dovrebbero partire in tempi rapidi e il depuratore alcamese potrebbe rientrare in funzione nel giro di alcuni giorni, Nel frattempo, però, i danni ambientali potrebbero davvero essere elevatissimi. L’area degli impianti di vallone Nuccio è sprovvista di sistema di videosorveglianza e quindi i ladri hanno potuto operare in quasi assoluta tranquillità. All’indomani del furto sono immediatamente scattatele indagini e una pattuglia di carabinieri, a Sambuca di Sicilia, ha fermato un autocarro che trasportava cavi elettrici in rame simili a quelli che alimentavano il depuratore comunale di Alcamo. Inoltre i ladri avevano anche portato via un escavatore che la polizia ha ritrovato in un’area non molto distante dagli impianti di depurazione. Un furto che rientra nel sempre più frequente interesse, da parte dei malviventi, bei confronti del rame contenuto nei cavi elettrici. L’oro rosso che poi viene rivenduto al mercato nero. Resa comunque inconcepibile che ad Alcamo siti sensibili e particolarmente importanti non siano dotati di strumenti di controllo e di prevenzione, a partire dalla videosorveglianza.

Foto https://depositphotos.com/