Forti tensioni fra sindaco di Capaci e mondo della scuola. Proteste delle famiglie

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Momenti di tensione nel corso di un sopralluogo al plesso scolastico ‘Longo’ di Capaci che, secondo il sindaco Pietro Puccio, dovrebbe essere sgomberato entro la prossima estate e assegnato al liceo ‘Mursia’. La presenza di docenti e genitori al sopralluogo, presentatisi autonomamente a difesa della loro scuola, ha spinto il primo cittadino a chiamare le forze dell’ordine. Una decisione poco elegante visto che nessuno intendeva dar vita a manifestazioni violente di dissenso. Il sopralluogo era stato disposto in maniera congiunta dal sindaco Pietro Puccio e dalla Dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Biagio Siciliano – De Gasperi”.

Secondo l’amministrazione comunale il plesso dovrebbe essere assegnato al liceo togliendolo agli alunni della scuola dell’obbligo in quanto, fra l’altro, avrebbe aule completamente vote e inutilizzate, ben sette. In queste aule potrebbero quindi essere allocati gli alunni del plesso ‘Falcone’.  In occasione del sopralluogo diverse famiglie con cartelli e slogan hanno voluto esprimere il loro dissenso nei confronti della scelta dell’amministrazione comunale manifestando in modo pacifico ma fermo il loro disappunto. La decisione dell’amministrazione andrebbe quindi a favorire un istituto secondario superiore. Il primo cittadino di Capaci sostiene quindi  che all’interno del plesso Longo vi siano sette aule libere, che potrebbero accogliere le altrettante classi attualmente ospitate nel plesso “Falcone” di via Zima, permettendo così il trasferimento degli studenti. Di parere opposto la Dirigente scolastica, che ha voluto dimostrare come quegli spazi non siano realmente disponibili: le sette aule in questione, infatti, risultano occupate da laboratori didattici, molti dei quali realizzati grazie a finanziamenti del PNRR.