Festa della Madonna di Alcamo, tona la benedizione dei cavalli

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E’ una tradizione che ad Alcamo affonda le sue radici nel tempo quella della benedizione degli animali, da anni sospesa,  davanti al piazzale del Santuario di Maria Santissima dei Miracoli. Erano diverse decine gli animali: cavalli in particolare per la benedizione. Animali che erano guariti da una malattia. Era il tempo della civiltà contadina e il cavallo era il compagno di lavoro. In caso di morte la famiglia dei proprietari cadeva in grave lotto. In depressione non potendo più disporre del cavallo per i lavori nei campi. La stalla si trovava al pianterreno delle abitazioni dove le famiglie svolgevano le loro quotidiane attività. Col trascorrere degli anni sempre meno cavalli poiché in campagna si usano mezzi meccanici. Nell’edizione del festino 2024 domani una trentina di cavalli da soma alle 10 riceveranno la benedizione al Santuario. L’iniziativa è dell’associazione Cavalieri di Alcamo, presieduta da Vincenzo La Colla. Anni fa le corse dei cavalli erano il momento di partecipazione collettiva. In gara gli animali usati per il lavoro, alcuni anni dopo purosangue. La stessa associazione ha organizzato, sempre per domani giovedì con partenza alle 19 dal Castello, il corteo storico Ferdinando Vega con oltre cento figuranti. Domani alle 19,30 la “calata” delle autorità  al santuario e celebrazione del vescovo Pietro Maria Fragnelli. La giornata di domani secondo  giorno del festino, si aprirà alle 8 con lo scampanio dei sacri bronzi e il giro della banda musicale per le vie del centro storico. In piazza Ciullo anche il maxi schermo per seguire la partita Italia-Spagna. Dopo il concerto di Noemi. Il culto della Madonna dei Miracoli ad Alcamo risale al 21 giugno 1547, data in cui si ricorda il ritrovamento di un’icone raffigurante La Madonna  in prossimità un torrente che scorre a nord della città di Alcamo, dove poi è stato costruito il santuario