E’ particolarmente alta in Sicilia la percentuale di irregolarità nel rilascio dei diplomi da parte delle scuole private paritarie. Lo afferma l’assessore regionale all’istruzione e alla formazione, l’alcamese Mimmo Turano, che ha esternato sintonia totale e assoluto plauso per il fruttuoso impegno del ministro Valditara che ha annunciato la revoca delle autorizzazioni per 47 istituti paritari di secondo grado fra Sicilia, Campania e Lazio. Le attività ispettive – ha detto l’assessore regionale Turano -hanno riguardato 30 scuole in Sicilia, 70 con Lazio e Campania, in cui sono stati rilevati profili di irregolarità. I diplomi – ha sottolineato l’esponente leghista del governo Schifani – si guadagnano e si conquistano con l’impegno e la dedizione autentica, non si comprano”. Ritornando al quadro siciliano dei cosiddetti diplomifici l’assessore specifica che «ciò che risulta agli atti è una percentuale molto alta di procedure di avvio delle revoche a causa di rilevanti o gravi criticità, in rapporto al numero delle ispezioni svolte, una trentina appunto”. “Esprimo grande apprezzamento – ha aggiunto il politico alcamese – per l’operato del direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, Giuseppe Pierro, e soddisfazione per un’articolata iniziativa di contrasto che sarà presto, mi auguro, coronata dall’approvazione del disegno di legge governativo che fissa regole inflessibili sulla regolarità dei percorsi formativi nelle paritarie, atteso all’esame delle Camere. Ciò che stiamo facendo insieme con il governo nazionale – ha concluso Mimmo Turano – è anche a difesa del lavoro degli istituti paritari che seriamente, ogni giorno, formano i nostri ragazzi con trasparenza, correttezza e onestà, oltre che dei ragazzi stessi. Loro vanno aiutati a capire che studiare è un bene prezioso, non un ostacolo da superare con qualsiasi mezzo”.