Estate Sicura, NAS, 277 accessi in tre province. Sequestrate due tonnellate di prodotti ittici

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Blitz, monitoraggi e controlli nel settore alimentare e sanitario al fine di evitare problemi alla salute pubblica, soprattutto nei luoghi di maggiore ricettività turistica e di afflusso di visitatori. A partire dall’inizio del mese di giugno i Carabinieri del N.A.S. di Palermo, nell’ambito dell’operazione “ESTATE SICURA 2023” disposta dal Comando Centrale, hanno eseguito 277 successi, in collaborazione con  i comandi territoriali dell’Arma, nelle province di Trapani, Palermo e Agrigento. Blitz anche alle isole Egadi e a Ustica. Obiettivo dei costanti controlli quello di prevenire e reprimere le condotte illecite e vigilare sul rispetto delle normative a tutela del benessere dei cittadini. Ispezionate numerosissime attività di commercio fisso e ambulante, stabilimenti balneari, strutture ricettive, parchi acquatici, agriturismo, aziende agricole, esercizi di ristorazione, gelaterie, punti di ristoro stradali, traghetti,. I sopralluoghi hanno riguardato però anche tante comunità alloggio per anziani.

Riscontrate in tutto 120 violazioni, penali ed amministrative, per le quali sono state comminate sanzioni complessive per 165.000 euro circa nonché segnalate, per le valutazioni di competenza, 103 persone alle Autorità amministrative e sanitarie e 37 all’Autorità Giudiziaria. Nel corso delle ispezioni i militari dei NAS hanno posto sotto sequestro più di due tonnellate di prodotti alimentari di cui 1.046 chilogrammi prodotti ittici nonché vini per complessivi 617.000 litri, per un valore complessivo di circa 313.500 euro. Sono state interdette inoltre 20 strutture. Fra le infrazioni più spesso riscontrate nel settore alimentare e sanitario le carenze igieniche dei locali, l’assenza o il mancato aggiornamento della registrazione sanitaria, la mancata predisposizione delle procedure di autocontrollo, l’omessa indicazione sui prodotti preparati in loco ed esitati alla vendita e di tracciabilità sulla loro provenienza, nonché la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo alimentare e, in relazione alla sicurezza dei luoghi lavoro, carenze nella predisposizione di adeguate misure antincendio.