E’ finita la Luna di Miele tra Crocetta e Cinque Stelle, rottura sul Bilancio

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Com’era previsto è rottura tra Cinque Stelle e Crocetta. La questione che sembra insanabile arriva dall’approvazione del Bilancio che entro il 30 aprile dovrà essere approvato dall’Ars e che la giunta di Rosario Crocetta ha presentato con molte meno spese e molte più entrate previste. La questione tra Cinque Stelle e Crocetta sembra politica ma anche nei contenuti del Bilancio e degli emendamenti. Secondo Cinque Stelle ormai Crocetta andrebbe verso l’accordo tra PD e PDL e l’UDC ma c’è da dire che sia il PD che l’UDC, montiani compresi, sono stati quelli che alle urne li hanno votati.

 

Tra le questioni da affrontare di non poco conto la richiesta con un emendamento ad hoc e una legge successiva dei tre milioni del fondo che Crocetta vorrebbe stornare alla pubblicità istituzionale che consentirebbe anche un respiro per le editorie siciliane mentre Cinque Stelle vorrebbe che fossero destinate al microcredito per le aziende. Dal canto loro le stesse editorie sono aziende, dicono in coro e a rischio di cono migliaia di posti di lavoro. Inoltre c’è la questione precari. Crocetta già nel Bilancio ha previsto una proroga fino al 31 luglio per i quasi 22 mila precari siciliani ma forse sono di più, venticinquemila. Inoltre Crocetta intenderebbe stilare e presentare una legge regionale che stabilizzerebbe tutti i precari siciliani ma a part time. ha cestinato tutti i nostri emendamenti al bilancio, tra cui quelli sul reddito di dignità e il microcredito alle piccole e medie imprese». «Non li hanno neppure guardati, nessun dibattito, presi e buttati», aggiunge il parlamentare. «Da parte del governo c’è una chiusura totale nei nostri confronti

 

I quindici deputati regionali di Cinque Stelle hanno così definitivamente forse rotto il ponte con Crocetta senza nemmeno iniziarlo a farlo funzionare fino ad ora, sia da parte loro che da parte di crocetta, che con dichiarazioni d’intenti e lanci d’amore uni con gli altri ma le altre forze politiche anche forse in virtù di quello accaduto a livello nazionale per la formazione del Governo e della elezione del Presidente della repubblica non sembra siano più tanto propensi a stare in silenzio o in disparte o fermi di fronte ai grillini che a questo punto diventano avversari di tutti o meglio tutti gli altri li considerano avversari da battere.