Dimensionamento scolastico, scompare il ‘Di Matteo’ di Castelvetrano. Tuona il sindaco Alfano

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“La decisione assunta in conferenza regionale è in assoluta divergenza con la proposta del comitato dei sindaci della provincia di Trapani e mortifica quanto deciso dai primi cittadini”. Lo ha detto Enzo Alfano, sindaco di Castelvetrano dopo aver appreso della decisione dell’assessorato regionale all’istruzione, in materia di riorganizzazione della rete scolastica , di sopprimere  la direzione didattica Giuseppe Di Matteo con alunni e personale che verranno suddivisi tra i due istituti comprensivi della cittadina castelvetranese. La decisione, però, riguarda tutte le direzioni didattiche ancora esistenti in Sicilia nonostante una legge, una ventina di ani a, ne avesse stabilito la chiusura. Il primo cittadino di Castelvetrano, in una lettera inviata ai deputati regionali e all’assessore regionale dell’istruzione, l’alcamese Mimmo Turano, chiarisce che tra le proposte c’era anche quella della riqualificazione della direzione didattica in istituto comprensivo, mantenendo così il nome di Giuseppe Di Matteo “Quell’intitolazione al piccolo Di Matteo del 22 maggio scorso non è forma ma sostanza – ha aggiunto Alfano – ed è conferma dell’attività che la stessa scuola ha perseguito negli anni, con un percorso sociale e assistenziale di crescita culturale e di legalità sul territorio, percorso che certamente andrebbe compromesso dalla paventata perdita dell’autonomia scolastica”. Nella nuova rete scolastica in provincia di Trapani vanno a chiudere tutte le direzioni didattiche, oltre al ‘Di Matteo’ di Castelvetrano anche altri a Pantelleria, Marsala, due a Mazara del Vallo e altrettanti a Trapani,  uno ad Alcamo. Nella cittadina alcamese, però, dovrebbe rimanere la denominazione e l’autonomia della ‘San Giovanni Bosco’ mentre a scomparire sarebbe l’istituto comprensivo ‘Pietro Maria Rocca’ che negli ultimi anni ha subito una notevole flessione di iscritti. A Castelvetrano il discorso è diverso e punta soprattutto sull’importanza e sulla eco di un nome come quello di Giuseppe Di Matteo, il protagonista di uno dei più crudeli ed efferati crimini di Cosa Nostra in Sicilia. A prescindere da cosa verrà fuori dal decreto regionale che dovrebbe recepire quanto finora fatto ma che ancora deve essere firmato, nella cittadina belicina si potrebbe pianificare il cambio di denominazione di qualcuno degli istituti scolastici che rimarrà in vita o affiancare il nome del piccolo Di Matteo all’intitolazione già esistente.