Prosegue, dinanzi al tribunale del capoluogo trapanese, il processo a carico dell’ex vescovo di Trapani, Francesco Miccichè, imputato di peculato nella gestione dei fondi dell’8 per mille. L’ex capo della chiesa trapanese, che adesso vive al Vaticano, dal 1998 al 2012 ha diretto la diocesi di Trapani, fino alla rimozione decisa da Papa Benedetto XVI. Nell’ultima udienza è stato sentito l’ex economo della curia Andrea Carollo che era anche direttore dell’agenzia della banca San Paolo dove erano stati aperti proprio i conti correnti della diocesi e quelli personali del Vescovo Miccichè. Rispondendo alle domande dell’avvocato Mario Caputo, difensore di Francesco Miccichè, l’ex economo della Curia di Trapani ha riferito che quando si insediò nel suo incarico non trovò i bilanci degli anni precedenti e nemmeno i documenti per giustificare una buona parte dell’uso fatto del denaro prelevato dai conti della Curia. Carollo ha comunque escluso che ci possa essere stato un uso improprio di somme prelevate dai conti dell’8 per mille.
A seguire il tribunale ha sentito stato sentito don Ninni Treppiedi, ex arciprete di Alcamo ed ex direttore amministrativo della Diocesi. In riferimento all’uso dei fondi dell’8 per mille, che sono oggetto dell’imputazione di peculato, Treppiedi ha risposto al pm Sara Morri ricordando un colloquio con il Vescovo a proposito della necessità ravvisata di documentare bene la spesa di quel denaro: “Si trattava di una prerogativa del vescovo e dell’economo accedere ai conti correnti, è successo che quando feci presente che la spesa era regolamentata, il vescovo in un’occasione mi disse che la carità non poteva avere regole”.
L’ex arciprete di Alcamo ha anche riferito che l’ex direttore della Caritas di Trapani, don Sergio Librizzi (condannato in via definitiva, in altra vicenda, a sei anni per induzione alla corruzione) aveva lamentato che a proposito dell’uso dei fondi dell’8 per mille destinati alla Caritas, il vescovo gli facesse utilizzare distinte di prelievo già compilate. Ancora dalla testimonianza di Treppiedi è emerso che nei bilanci figuravano spese per spingere le donazioni dell’8 per mille, iniziative che però non si sarebbero mai svolte. Don Ninni Treppiedi sarà presente anche alla prossima udienza per rispondere alle domande della difesa. Nella stessa occasione verrà sentito anche Sergio Librizzi, l’ex direttore della Caritas.