Coste siciliane. Allarme per cementificazione e abusivismo

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Le coste siciliane sono sempre più minacciate dai criminali: cemento illegale, inquinamento e pesca di frodo. Non solo. Esiste anche un’altra tipologia di reati: le imbarcazioni che violano le norme di tutela delle aree marine protette, magari per un “ancoraggio” di fronte alle splendide coste, ai diportisti che con i loro comportamenti mettono in pericolo zone di pregio naturalistico o creano danni ambientali. In questa quarta “filiera” del mare violato, la Sicilia si trova al secondo posto per numero di reati (141 nel 2022), mentre nel 2021 occupava l’ottava posizione. Guida la classifica, invece, dei prodotti ittici sequestrati. L’anno scorso in tutta Italia sono state oltre 400 le tonnellate, e di queste, oltre 129 solo nell’Isola governata da Renato Schifani. Questa la fotografia presentata da Legambiente nel dossier “Mare Nostrum, edizione 2023. Ad aggravare il quadro, inoltre, la piaga della mancata depurazione. La Sicilia al terzo posto per reati riscontrati. Nel frattempo, cresce il numero delle sanzioni amministrative. Prodotti ittici: uno su tre è sequestrato in Sicilia. gli illeciti penali (660) e quelli amministrativi (1.646 illeciti). A rischio flora e fauna marina maggiormente minacciati dagli illeciti.