Confisca a imprenditore castelvetranese delle scommesse, già condannato a 16 anni

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Era stato coinvolto nell’operazione antimafia Anno zero e condannato a 16 anni di reclusione. Adesso per Carlo Cattaneo, imprenditore castelvetranese del settore delle scommesse, è arrivata la confisca di beni per un valore di oltre 300.000 euro. Il provvedimento è stato attuato dalla Direzione Investigativa Antimafia di Trapani in esecuzione del decreto emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del tribunale. Le indagini partono appunto dall’operazione “Anno Zero”, messa a segno nel 2018, dopo che diversi collaboratori di giustizia avevano confermato l’espansione nella Sicilia occidentale di agenzie di scommesse affiliate a siti di gioco on line riconducibili a Cattaneo che elargiva così soldi ai familiari del latitante Matteo Messina Denaro e all’organizzazione mafiosa. Accanto al sito legale messo su per le scommesse, l’imprenditore castelvetranese ne aveva creato un altro illegale, movimentando denaro contante con il sistema “Skrill” in grado di eludere la normativa antiriciclaggio.

Secondo il tribunale “La ricostruzione eseguita evidenzia le modalità attraverso le quali l’uomo, pur non essendo inserito organicamente nel sodalizio mafioso, contribuiva in modo significativo al sostentamento economico dell’associazione”, entrava in affari con la mafia che richiedeva “un pensiero” per familiari di mafiosi in difficoltà. La confisca di oggi riguarda l’intero compendio aziendale di due società di capitali e una ditta individuale (con sedi a Palermo e a Castelvetrano) operanti nel settore della ristorazione e dei servizi informatici di gestione di sale giochi e scommesse, un appartamento, un terreno a Castelvetrano, diverse auto e moto, 4 conti bancari, una polizza assicurativa, depositi bancari. Beni già sequestrati nel 2019 a seguito di un provvedimento cautelare anticipato, su proposta congiunta del procuratore e del direttore della Direzione investigativa antimafia, che adesso sono stati confiscati