Cimiteri di Alcamo, 30 bare giacenti (alcune da mesi). Bloccate estumulazioni e sepolture in linea provvisoria

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Domani il cimitero Cappuccini Vecchio rimarrà chiuso al pubblico per consentire agli addetti ai lavori alcuni interventi di manutenzione. Nonostante gli interventi di pulizia in alcune arre dei tre cimiteri comunali, alcuni cittadini segnalano ancora condizioni non ottimali ma soprattutto il ripresentarsi di un elevato numero di bare senza sepoltura. Sono una trentina quelle ammassate nella camera mortuaria, alcune delle quali risalenti a due o tre mesi fa. Una situazione certamente ben distante da quelle catastrofiche di altri comuni, come ad esempio quella di Palermo. Il comune di Alcamo sta riuscendo a vendere i nuovi posti al cimitero del Santissimo Crocifisso, quello di recente realizzazione, ma ha nuovamente rallentato le tumulazioni. Responsabilità che non sono da addossare soltanto all’ente locale e al pensionamento del funzionario che conosceva bene tutti gli ingranaggi ma anche a quelle famiglie impreparate al tragico evento oppure non nelle condizioni economiche di potere acquistare un loculo.

I rallentamenti riguardano anche le estumulazioni che, allo stato attuale, sono praticamente bloccate. Per consuetudine vengono fatte dal primo di ottobre al 30 di aprile ma, in caso di condizioni meteo favorevoli, possono essere prorogare con una specifica ordinanza del sindaco Surdi. Provvedimento che però non è arrivato. Poi ci sarebbe anche una sorta di corto circuito fra comune di Alcamo e ASP per la richiesta del medico anche per le estumulazioni cosiddette ordinarie, quelle relative a persone decedute più di 30 anni fa. Non soltanto quindi la mancanza dell’ordinanza autorizzativa alle estumulazioni ma anche i problemi degli uffici sanitari ad andare dietro alle richieste dell’ente locale.

I tempi per svuotare la camera mortuaria potrebbero anche essere accelerati dalle sepolture in linea provvisoria che prima venivano concesse, per cinque anni, nelle file più in alto dei colombari del Santissimo Crocifisso e che adesso si vorrebbero dirottare nell’angusto e quasi impraticabile ipogeo del cimitero Spirto santo Vecchio. Una struttura improponibile e quasi sempre piena di acqua.