Cerimonie religiose ad Alcamo dedicate alla Madonna

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Cerimonie religiose, tradizione, folklore, costumi e leggenda si mescolano nei festeggiamenti in onore di Maria Santissima dei Miracoli, patrona della città di Alcamo, che si celebrano ogni anno dal 19 al 21 giugno, preceduti dai pellegrinaggi al Santuario dalle varie parrocchie. Ieri sera pellegrinaggio dei fedeli della chiesa Madre con corteo preveduto dal gonfalone dietro il quale in pima fila l’arciprete don Aldo Giordano, La festa in primo luogo è religiosa e da martedì a giovedì prossimi si celebra il triduo della solennità  di Maria Santissima dei Miracoli, Celebrazioni religiose e martedì sera concerto del Mater Dei e coro della comunità romena di rito bizantino. Martedì la calata delle autorità al Santuario dove il vescovo celebrerà la santa messa, Giorno 21 alle 10,45 messa in chiesa Madre con le autorità civili e militari e sindaco con fascia tricolore e alle 19 la processione. La leggenda vuole che il 21 giugno del 1547 alcune donne mentre erano intente a lavare i loro panni presso il ruscello vicino alla “Cuba”, come veniva chiamato l’arco di un mulino demolito, dal boschetto sovrastante videro scagliare delle pietre. Pensando ad un gruppo di giovinastri o a dei ladruncoli cominciarono a gridare. Cessata la prima scarica e incominciatane un’altra le donne si accorsero che le pietre oltre a non provocare dolore alle parti colpite, ridavano la salute ad alcune di esse che erano inferme. Fatta una ricerca nel boschetto venne rinvenuta, nascosta in una buca a forma di cappelletta, l’icona della Madonna. Un nobile condottiero spagnolo don Ferdinando del Celada y De Vega, governatore di Alcamo, fece erigere l’attuale chiesa dedicata alla Patrona della città, nota sotto il nome di santuario. Nei tre giorni, dal 19 al 21 giugno anniversario della ‘Bedda Matri di li Miraculi’, si svolge il festino che col passare del tempo ha subito notevoli trasformazioni.