Castellammare, successo all’Arena delle Rose”. Ammalati di sclerosi multipla diventano attori

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Daniela Fiordilino giovane mamma di una bambina dai riccioli d’oro ha un desiderio. “Correre su un prato verde assieme al marito e alla figlia”. Elio Rizzo, non autosufficiente, vive su una seda a rotelle ed è convinto”che nella prossima vita potrà trascorrere giornate con amici e parenti: andare al bar, al cinema, al mare”. Insomma quella normalità quotidiana che gli è stata negata”. Gaetana Di Gaetana guarda quei quattro gradini e le sembra di essere davanti ad un muro invalicabile. Eppure fino a qualche anno fa saliva e scendeva senza alcun problema. Oggi quella seda a rotelle è diventata la sua inseparabile compagna di vita. Indispensabile per potersi muovere. Salvatore Matranga ha inforcato gli occhiali dai vetri neri e non se le toglie più. La sua è una protesta contro coloro i quali non fanno niente contro le ingiustizie e le violenza, che si perpetuano ogni giorno nel mondo. Paola Altese, Franca Accardo e Rosalia di Bona hanno portato la loro testimonianza nel cortometraggio. Tutti sono ammalati di sclerosi multipla. Otto minuti di un documentario: “Ho sognato di sognare”. ideato e girato dall’attore Tony Sperandeo, per la regia di Marco Tumbarello, in alcuni luoghi del territorio alcamese. Otto minuti di filmato di forte emozione e sincera commozione tra gli oltre mille presenti ieri sera all’Arena della Rose di Castellammare per la commedia in due atti di Mimma Serenella per la regia di Michela Mascali. Un evento che è un inno alla solidarietà, promosso dall’Associazione sclerosi multipla “Sacro Cuore” di Alcamo, presieduta da Luca Scalisi, Quattro mesi di prove con una forte lezione sprigionata dal contatto con i protagonisti di questa commedia: ovvero ammalati di sclerosi multipla, che non si arrendono. Combattono ogni giorno col sorriso stampato nel volto e sono loro stessi a dire ai famigliari di andare avanti con coraggio. L’evento dell’altra sera fa parte del progetto Teatroterapia, che rappresenta uno dei processi di integrazione e di terapia. Assistenza medica e progetti ludico ricreativi portati avanti, in regime di volontariato dalla “Sacro Cuore”. Un aiuto importante in una fase drammatica della vita di una persona. Un prologo di otto minuti durante il quale sono state proiettate le foto di due giovani, vicini all’Associazione e deceduti da poco tempo: Daniela Settipani e Maurizio Bongiovanni. “Alcamo Milionaria” cu havi amici unnè poviru”, racconta la storia di una famiglia, morta di fame nel senso letterale della parola, con tre figli: uno ludopatico, un aspirante poeta e un’aspirante modella. Con un gratta e vinci diventano milionari. La moglie Concetta, la brava protagonista Rosalia Di Bona, perde la testa. Ripudia il passato. Diventa altezzosa ed egoista. Il marito Saro, Rosario Buccellato non perde l’umiltà e di nascosto aiuta chi ha bisogno. Poi il ludopatico perde tutto al gioco. Si ritrova affetto da grave malattia ma trova nell’associazione “Sacro Cuore” tutto l’aiuto del quale ha bisogno. Il trionfo della solidarietà: “cu avi amici unnè povero”. Tantissimi applausi hanno sancito il successo di una commedia alla quale hanno partecipato 35 “attori”. Prima che si alzasse il sipario Angelo Morello, per oltre 22 anni capo redattore del Tele Giornale di Sicilia, e che ha fondato un’associazione intitolata alla figlia Livia, morta nel sonno nel 2011, ha consegnato una targa al dottori Salvatore Cottone. Il premio internazionale per la medicina e cultura Jean Martin Charcot è stato consegnato a nome della “Sacro Cuore. Il dottor Cottone, considerato un luminare nella neurologia, è il primario degli ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello.