Castellammare del Golfo-Corso per minori a rischio non parte, è polemica

0
409

CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Non si trovano locali per realizzare a Castellammare del Golfo alcuni corsi per minori a rischio di dispersione scolastica e monta la protesta. A sollevare il polverone il consigliere comunale Angelo Palmeri che denuncia l’insensibilità del governo cittadino nel negare una sistemazione logistica per un servizio così importante, il sindaco Nicola Coppola rispedisce le polemiche al mittente: “E’ un’azienda privata, pagata tra l’altro con soldi pubblici, non abbiamo alcun obbligo istituzionale”. Il consigliere Palmeri considera incresciosa tutta la situazione che si è venuta a creare e che sino ad oggi ha impedito all’ente di formazione dell’Anfe di effettuare i corsi destinati ai minori: “La lotta alla dispersione scolastica – precisa il consigliere – dovrebbe essere un punto fondamentale per qualsiasi amministrazione comunale che si rispetti, spesso infatti sono proprio i Comuni che coordinano e sostengono le attività di prevenzione e recupero. Inoltre una condizione indispensabile per la lotta alla dispersione scolastica è l’estensione e diffusione della formazione professionale per dare l’opportunità a centinaia di ragazzi di maturare competenze umane e professionali, seguendo adeguati percorsi formativi e di introduzione al mondo del lavoro. A Castellammare del Golfo, invece, – rilancia l’esponente del civico consesso – accade l’esatto opposto, 30 ragazzi e le rispettive famiglie da mesi chiedono, inutilmente, di poter riprendere l’attività formativa, chiedono un’aula dove poter svolgere le lezioni destinate a minori a rischio dispersione scolastica senza ottenere alcuna risposta positiva da parte dell’Amministrazione. Allo stato attuale i corsi sono stati sospesi, ed in attesa di una soluzione decine di ragazzi rischiano nuovamente l’abbandono scolastico”. Secondo Palmeri in questa vicenda c’è un disinteresse del Comune che non può essere giustificato in alcun modo. “Noi siamo stati al fianco dell’Anfe in questo periodo per cercare questi locali – replica il primo cittadino -. Purtroppo le due aule all’interno del liceo che avevamo inizialmente individuato sono state occupate da una scuola elementare, e quindi ho doverosamente dovuto dare a loro la priorità”. Coppola sottolinea che si era riusciti a trovare la disponibilità dell’Ipab, che ospita i migranti, a dare due locali ma a quanto pare la soluzione non sarebbe piaciuta soprattutto ai genitori dei minori che avrebbero dovuto seguire il corso. “Se avessimo avuto dei locali a disposizione li avremmo dati all’Anfe – conclude Coppola – ma il problema è che non ne abbiamo”.