Castellammare del Golfo-Autobus dirottato, ipotesi terrorismo si allontana ma resta la paura

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“Non è terrorismo, ma le indagini a 360 gradi sono proiettate verso tutte le direzioni. Anche su questa ”. L’affermazione è del procuratore capo della Repubblica di Palermo alla luce del gravissimo e inquietante  episodio verificatosi ieri pomeriggio su un pullman, partito da Marsala e diretto a Palermo. Un extracomunitario, si tratta di un sudanese, ha tentato, dopo avere aggredito l’autista e cercato di prendere il volante, di far precipitare il pullman da un viadotto in prossimità di Segesta. La presenza di spirito dell’autista, l’intervento immediato di due militari in borghese che si trovavo sul pullman, ha permesso di bloccare l’extracomunitario, evitando così quella che poteva essere una strage. Per tentato omicidio plurimo la scora notte è stato arrestato il sudanese protagonista di questo gravissimo episodio. L’uomo di 40 anni, vive a Marsala, e fa il bracciante agricolo. E’ approdato a Lampedusa sei anni fa ed ha ottenuto il visto di potere restare in Italia come rifugiato politico. Momenti di panico per i trenta passeggeri, che sono stati accompagnati al commissariato di polizia di Castellammare per mettere a verbale le loro testimonianze. Digos, la sezione antiterrorismo della Dda, squadra mobile stanno indagando per verificare la versione fornita dal sudanese, autore dell’aggressione che poteva costare la vita a tantissime persone. L’uomo avrebbe detto agli investigatori che voleva morire perché sarebbe rimasto solo. Ma perché coinvolgere allora persone innocenti? Gesto di un disperato o c’è dell’altro? Naturalmente il primo pensiero dopo che si è sparsa la notizia è stata quella dell’azione terroristica. Infatti assistiamo purtroppo ogni giorno a notizie di attentati dei macellai dell’Isis portati avanti con i modi più disparati. Attentati a nome di una distorta interpretazione dell’Islam, che ci sconvolgono. Attentati che possono verificarsi ovunque e in qualsiasi momento. E’ chiaro che le stragi nelle principali città europee hanno un impatto mediatico planetario rispetto a quanto può accadere in qualsiasi piccola città nelle periferie d’Europa. Di individui pronti ad immolarsi, in qualsiasi posto, ce ne sono centinaia, come emerge da un’inchiesta pubblicata sul settimanale Espresso di questa settimana. Può succedere ovunque. Bene hanno operato e continuano ad operare le forze dell’ordine italiane, ma come si fa a controllare le migliaia di disperati che ogni giorno sbarcano in Sicilia? Di recente un’organizzazione criminale di trafficanti di uomini e droga con la Tunisia è stata smantellata a Marsala. Gli stessi inquirenti hanno parlato di possibili sbarchi di terroristi. Ma tornando al il gesto del sudanese residente a Marsala, che ha cercato di buttare giù da un viadotto un pullman, è quello di un disperato o c’è altro. Terrorismo? E su questo fronte le indagini continuano così come l’invasione quotidiana dei migranti con tutte le conseguenze che ne derivano per i cittadini italiani e per tutti quelli degli altri stati.