Caro energia, la Sicilia scende in piazza a manifestare. Oltre 20 le sigle rappresentative

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Oggi la Sicilia si è fermata per scendere in piazza a manifestare contro il caro energia. Diversi pullman, messi a disposizione dalle associazioni di categoria, sono partiti da ogni provincia siciliana per raggiungere Palermo e consentire agli artigiani ed imprenditori di prendere parte alla mobilitazione generale. Oltre venti le sigle sindacali parti attive del corteo radunato in Piazza Croci a Palermo: tra le più note, Ance, Ascom, Casartigiani, Cia, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio Sicilia, Confindustria Legacoop Sicilia, Cgil Sicilia, Uil Sicilia e Adoc Sicilia.

I promotori della manifestazione chiedono misure urgenti e concrete, ma anche strutturali contro il caro energia per evitare il tracollo del sistema produttivo siciliano. Negli ultimi mesi, infatti, diverse sono state le pubbliche proteste azionate da parte di intere famiglie e imprese, messe in ginocchio dai rincari energetici. Tanti esercizi commerciali, anche in provincia di Trapani, sono stati costretti a chiudere, basti pensare che molti di loro hanno ricevuto bollette dagli 8 mila fino ai 13/14 mila euro.

Sedici i punti delle proposte indirizzate dai manifestanti di oggi al presidente della Regione, Renato Schifani e al Prefetto di Palermo, Emanuele De Francesco: tra le principali richiesta l’applicazione immediata e reale di un tetto al prezzo dell’energia, la moratoria di 12 mesi, prorogabile di ulteriori 12 mesi per le rate delle bollette in scadenza entro il 31/12/2023; incremento del credito d’imposta per il caro energia elettrica dal 30% al 50% ; aumento del valore dei bonus energetici e allargamento della platea dei beneficiari attraverso l’innalzamento del tetto Isee.

«Ascolterò le istanze dei rappresentanti delle sigle che promuovono l’iniziativa – dichiara il presidente Schifani – e sono pronto a interloquire con il governo nazionale per rappresentare i sentimenti di forte preoccupazione delle parti sociali per di individuare misure adeguate in modo da scongiurare una crisi che potrebbe portare alla chiusura di centinaia di attività economiche”. Di recente, l’Ente bilaterale artigianato Sicilia ha emesso un contributo straordinario a sostengo delle famiglie e imprese. Tra gli sportelli a disposizione per presentare l’istanza, è possibile rivolgersi anche quello in Via Torquato Tasso ad Alcamo.