Potenza della politica. In Italia capita anche che una cittadina priva di una biblioteca comunale possa essere nominata, dal governo, capitale italiana del libro e ottenere così un finanziamento di 500.000 euro. È il caso della calabrese Taurianova che è stata nominata capitale italiana 2024 del libro. Capitale del libro senza però biblioteca. Il paradosso ha fatto indispettire i comuni finalisti battuti da Taurianova che stanno predisponendo e presentando ricorso al ministero. Trapani, Grottaferrata, San Mauro Pascoli e Tito ha contestato vivacemente la scelta che venne preannunciata dal sottosegretario Durigon, leghista, dopo l’anticipazione ricevuta dal sindaco calabrese Roy Biasi, altro esponente della Lega. Il conferimento del titolo di Capitale Italiana del Libro, di durata annuale, è stato istituito con una legge del 2020. Il progetto della città che diventa Capitale italiana del libro viene finanziato con 500mila euro dalla Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore erogati tramite il Centro per il libro e la lettura per favorire progetti, iniziative e attività per la promozione della lettura, e avviene all’esito di un’apposita selezione curata dal ministero dei beni culturali. I sindaci die comuni esclusi, fra cui anche Giacomo Tranchida, primo cittadino di Trapani, hanno già inviato una lettera affinché venga sospesa la nomina di Taurianova a Capitale del libro in quanto la fuga di notizie ha inficiato la credibilità della commissione”. Per quel che riguarda il ricorso bisognerà invece aspettare per decidere dopo che il ministro avrà decretato la nomina ufficiale di Taurianova. Intanto i comuni esclusi hanno chiesto un incontro con il ministro e contemporaneamente l’accesso agli atti”. Per la proclamazione siamo comunque in dirittura d’arrivo. Lo scorso anno Genova venne infatti proclamata il 9 marzo capitale italiana del libro 2023.
Home Enti Locali ‘Capitale Italiana del Libro’, lettera di protesta al ministero. Anche Trapani pronto...