Campobello di Mazara-In carcere ingiustamente, chiesto risarcimento

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Da diversi anni è uno stimato insegnante  di un istituto tecnico per geometri di Roma dove abita da tempo. Ma  Giuseppe Cirrotta di Campobello di Mazara è stato vittima della giustizia ingiusta ed ha trascorso in carcere tre anni e otto mesi con lo sconto della condanna a 4 anni e mezzo. La vicenda risale al 1996 e si svolge a Campobello di Mazara quando Giuseppe Cirrotta venne arrestato per associazione a delinquere e porto d’armi. Allora il giovane futuro insegnante professò in tutte le sedi a sua innocenza. Di non conoscere i componenti di quella banda sgominata dalle forze dell’ordine. Dopo i vari gradi di giudizio venne condannato a 4 anni e mezzo di carcere di cui tre anni e 8 mesi li passò in cella. A seguito di altre indagini forse su fatti diversi dove Cirrotta non era indagato alcuni collaboratori di giustizia lo scagionarono da quelle accuse, mentre altre persone coinvolte nelle stesse indagini in cui finì Cirrotta vennero assolti. Di conseguenza anche tale insegnante avrebbe dovuto subire lo stesso trattamento dalla legge. Cirrotta si è rivolto a Progetto Innocenti, l’associazione che si batte da anni per la revisione dei processi in cui emerge in modo chiaro la mancanza di qualsiasi responsabilità di persone ingiustamente condannate. Ieri dopo 20 anni la Corte d’Appello di Caltanissetta, in sede di revisione sollecitata dagli avvocati Saro Lauria e Laura Ancona, ha assolto definitivamente Giuseppe Cirrotta con la formula perché il fatto non sussiste. Dopo che saranno depositate le motivazioni della sentenza gli avvocati Lauria e Ancona presenteranno la richiesta di risarcimento dei danni per il loro assistito per la riparazione dell’errore giudiziario.  Progetto Innocenti si muove in tutta Italia e il prossimo due novembre a Napoli udienza per la revisione di un processo a carico di una persona che finì in carcere per concorso in estorsione e successivamente scagionata da ogni accusa. Sarà assistito da Lauria ed Ancona.