Camper CGIL arriva in Sicilia. Tappe anche a Portella, Partinico e Trapani

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Sbarca in Sicilia la Carovana dei diritti della Flc Cgil, dal 16 aprile al 4 maggio. Un viaggio itinerante che parte da Messina dopo l’attraversamento dello Stretto. Il camper dell’organizzazione sindacale toccherà le principali città siciliane per animare incontri, dibattiti e confronti sul tema dell’istruzione, alla luce della riforma sull’autonomia differenziata e del tentativo di riforma costituzionale in chiave presidenziale che l’attuale governo intende perseguire. Due riforme sbagliate – secondo la CGIL – che rischiano di inficiare la nostra Costituzione e compromettere l’unità del nostro Paese. Domani tappa a Messina per poi toccare diversi centri della Sicilia orientale. Da martedì 23 aprile l’arrivo nella parte occidentale della nostra isola con la tappa di Porto Empedocle. Poi Lampedusa, dove si terrà un flash mob sul tema dell’immigrazione, quindi Agrigento, Gela, Caltanissetta ed Enna. La carovana dei diritti con marchio CGIL sarà poi a Palermo il 30 di aprile mentre il primo maggio la tappa non poteva che essere quella di Piana degli Albanesi per commemorare le vittime dell’eccidio di Portella della Ginestra. Il giorno dopo, giovedì 2 maggio, il camper farà ritorno nel capoluogo siciliano. Venerdì 3 maggio sarà la volta di Partinico anche per ricordare la figura di Danilo Dolci, sociologo per il quale vanno ancora avanti gli eventi per ricordare il centenario della sua nascita avvenuta nel dicembre del 1923. Nel pomeriggio della stessa giornata il camper e la carovana dei diritti della FLC CGIL giungeranno a Trapani per rimanervi fino all’indomani. L’iniziativa, proprio nel capoluogo trapanese e alla presenza del segretario generale provinciale del sindacato cigiellino, l’alcamese Liria Canzoneri, concluderà il suo tour in Sicilia. Il giro del camper per tutta Italia è cominciato da Roma, il 16 novembre, con la partenza della carovana denominata “Stesso Paese, stessi diritti”. Un percorso a tappe attraverso tutte le Regioni d’Italia per affrontare alcuni temi fondamentali e critici per i settori dell’Istruzione e della Ricerca: la questione dei salari e dei contratti nei settori della conoscenza, la qualità del lavoro, con l’elevato numero di precari, la privatizzazione e il forte definanziamento di scuola, università, ricerca e Afam ma soprattutto l’autonomia differenziata prevista nel DDL Calderoli.