Un rito che si perpetua da millenni. La mietitura del grano, una fatica immensa del contadino e per il gran caldo c’è anche chi perdeva la vita tra i covoni. Oggi le moderne tecnologie consentono, mieti trebbie in particolare, di fare meno fatica ma si è perso l’antico fascino. Ebbene la cerimonia della mietitura all’antica si ripeterà domani domenica nella campagne di Calatafimi- Segesta. L’iniziativa prende il nome “Il sorriso di Demetra” inserita nel cartellone di eventi “Calatafimi Segesta Festival – Dionisiache 2016”. Nove sono le associazioni locali, supportate da Confagricoltura e F.I.M.I.A.C, sotto il patrocinio del Comune di Calatafimi Segesta, che insieme si prefiggono di conciliare il mito classico della dea delle messi Demetra ai rituali legati al ciclo del grano; una tappa del percorso culturale “Borgo genius loci De.Co.” che punta alla valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici. Il turista che sceglierà di trascorrere una domenica di luglio tra le ridenti campagne dell’agro segestano, sarà guidato in una dimensione senza tempo, attraverso l’esperienza della mietitura di un campo di grano antico, il trasporto dei covoni mediante un carro trainato dai buoi verso lo storico mulino “Arciprete”, lungo un suggestivo percorso naturalistico: “la cacciata, la spagghiata” e la lenta molitura porteranno quelle spighe ad essere farina per poi diventare pane, pasta e dolci, doni della madre terra che generosa ripaga il sudore dei suoi figli. “I partecipanti saranno immersi in una poesia di colori e sapori – è scritto in un comunicato – al ritmo di antiche “litanie” e di inni a Demetra e il mito prenderà vita nei ricordi, in un percorso culturale/enogastronomico che racconta la ricchezza della nostra Sicilia. L’iniziativa è rivolta ad un numero massimo di 200 ospiti. E’ previsto un percorso naturalistico lungo circa 5 chilometri e avrà luogo in due luoghi diversi. Ore 8,30 di domenica prossima raduno in contrada Contrada Rocche. Ore 9 avvio della mietitura di un campo di grano di biancolilla (grano antico), a cura dei membri dell’associazione Borgesi di San Giuseppe. A seguire la sistemazione dei covoni di grano su un carro trainato da buoi. In programma degustazioni di prodotti locali, laboratori gastronomici, trekking e tanto altro per vivere una giornata a contato con la natura, beni archeologici e soprattutto la rivisitazione di tradizioni antiche per conservarne la memoria.