Assolto con formula piena Nino Marino. Il noto avvocato aveva subito accuse pesanti

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L’avvocato trapanese Nino Marino, negli anni ’80 anche segretario provinciale del PCI, è stato assolto con formula piena dall’accusa di tentativo di induzione alla prostituzione minorile. Questo l’esito del processo conclusosi ieri presso il Tribunale di Trapani. Accolte quindi le richieste dei sostituti Vittorio Coppola della Procura di Palermo e Franco Belvisi di quella trapanese, nonché le conclusioni dei difensori di Marino, personaggio molto noto a Trapani, Salvatore Alagna, Gianluca Graziano e Giuseppe Maria Ingrassia.

C’era già stata una recente ordinanza del medesimo Collegio che aveva stabilito la inutilizzabilità delle intercettazioni eseguite per la mancanza di qualsiasi elemento, anche di lontano sospetto, che le potesse autorizzare. Il noto avvocato, oggi 79 anni, ricevette un avviso di garanzia più di due anni fa nell’ambito della prosecuzione di un’indagine, scattata anni prima, e che aveva portato a sette arresti per prostituzione nella “Trapani bene”. Gli agenti nell’aprile del 2016 visitarono e ispezionarono l’abitazione e lo studio legale del professionista.

“Il mio pensiero – ha detto Nino Marino dopo l’arrivo dell’assoluzione con formula piena – corre adesso ai tanti che mi hanno sostenuto in questa infamante vicenda. A mia moglie innanzitutto. Quindi ai miei amici ed alle persone, molte delle quali in Toga o in Divisa, che subito mi manifestarono affettuosa e pubblica solidarietà. Ovviamente un grazie ai difensori i quali con alta perizia professionale hanno tradotto nelle regole penali la sostanza delle anche pesanti osservazioni di fatto che affidai a numerose memorie personali”.

La vicenda, probabilmente, andrà avanti ma non perché Marino intenda presentare appello bensì perché il professionista già ipotizza “probabili conseguenze per i consapevoli autori dell’accusa, il sostituto Andrea Tarondo – già da me denunciato – e l’ex Procuratore di Trapani, Marcello Viola”.