Le critiche e polemiche insorte dopo la presentazione di una norma, presentata da Forza Italia, per aumentare il poltronificio a favore dei politici e persone a loro vicine, ha indotto a bloccare il provvedimento. La norma che avrebbe moltiplicato gli assessori nei Comuni si ferma al palo all’Ars. Doveva essere approvata ieri ma il pressing del presidente della Regione Renato Schifani ha provocato un rinvio almeno fino al 24 settembre. Ritenuti troppo elevati i rischi che la riforma, che avrebbe permesso a ogni sindaco di nominare un assessore in più e avrebbe introdotto la figura del deputato supplente, si trasformasse in boomerang per i deputati che avrebbero dovuto votarla, Schifani aveva capito l’impopolarità della proposta, malgrado questa fosse spinta proprio da Forza Italia all’Ars che è il suo partito, Il presidente ha così ottenuto un rinvio. Il testo torna in commissione e andrà coordinato con altre norme che puntino a modificare l’assetto degli enti locali. Poi, a fine mese, se ne riparlerà. Intanto si avvia a discussione la legge che finanzia il contrasto al crack e la riforma della dirigenza. Sulla lotta alla droga che da mesi tiene in ansia città come Palermo, dove l’emergenza crack è diventata una piaga sociale e dove la capitale della Sicilia si è trasformata ogni sera in un Far West. Tre bande giovanili dai 14 ai 17 anni terrorizzano le persone non solo nelle zone della movida selvaggia, La mano leggere della giustizia e la mancata certezza delle pene producono escalation di violenze.