Asia è volata in cielo ma i suoi organi sono rimasti in terra per salvare giovani ragazzi alle prese con gravi problemi di salute. Nella mattinata di oggi, dopo il lingo iter previsto dalle leggi, sono stati espiantati gli organi dal corpo della sfortunata dodicenne. Un gesto coraggioso, di grande solidarietà e di speranza, di amore verso il prossimo. In un momento di dolore infinito, di quelli che non si dimenticheranno mai e che ti segnano per sempre dentro, i giovani genitori di Asia hanno dato così un senso alla scomparsa della figlia e un messaggio alla collettività.
Domani alle 15.30, alla Basilica di Maria Assunta, la chiesa madre di Alcamo, sarà dato l’ultimo saluto terreno alla ragazzina che giovedì scorso avrebbe dovuto cominciare la terza media, all’I.C. Pietro Maria Rocca. Un anno scolastico che invece non è mai cominciato a causa di quella Opel Corsa che l’ha travolta, lunedì della scorsa setttimana, in zona Canalotto ad Alcamo Marina. Un tratto dell’ex SS 187 pericolosissimo soprattutto per i pedoni.
L:autista del mezzo, un giovane ventenne, studente universitario modello e di belle speranze, sarebbe stato abbagliato dal riverbero del sole calante sull’asfalto. Questa almeno l’ipotesi della polizia municipale che ha fatto i rielievo e che, nei giorni successivi all’incidente e alla stessa ora dell’impatto, ha effettuato delle videoriprese allegate al fascicolo trasmesso alla Procura. Alla luce della morte della ragazzina, diventa automatica l’iscrizione del ragazzo, per omicidio stradale, nel registro degli indagati.
Amici, compagno di scuola, parenti e un’intera cittadinanza sconvolti dal dolore. Non potrebbe essere diversamente di fronte alla tragica morte di una dodicenne. I fedeli e le parrocchie hanno anche organizzato in questi giorni veglie di preghiere. Due le famiglie maggiormente distrutte. Quella di Asia (papà, mamma e fratellino più piccolo, nonni e zii) e quella del ventenne che conduceva l’Opel Corsa. Nessuno di loro potrà mai dimenticare il 12 settembre 2022. Asia comunque vivrà ancora nel corpo di altri giovani che, grazie a lei e ai suoi straordinari genitori, potranno avere una vita migliore.