Anniversario ‘Strage di Pizzolungo’. Alcamesi e castellammaresi impuniti

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Erano le 8,35 di martedì 2 aprile del 1985. Un’autobomba esplose lungo la strada provinciale che attraversa Pizzolungo, frazione marinara di Erice,  investendo e sconquassando una Volkswagen Scirocco  condotta dalla trentenne Barbara Rizzo e che aveva a bordo i suoi figli, i gemellini Giuseppe e Salvatore Asta, che stava accompagnando a scuola. La potente esplosione, che si udì in un raggio di molti chilometri, tolse la vita a tutti e tre. L’esplosivo era però diretto al giudice Carlo Palermo che dalla casa dove alloggiava, a Bonagia, si stava recando al palazzo di Giustizia di Trapani a bordo di una Fiat 132 blindata.

Il giudice e la scorta stavano superando la Volkswagen di Barbara Rizzo e i killer decisero ugualmente di fare esplodere il tritolo nella convinzione che sarebbe saltata in aria anche l’auto del sostituto procuratore. Domani si celebra il 38esimo anniversario di quella terribile strage che spezzò tre vite umane e che addirittura catapultò i corpi delle vittime fino a duecento metri di distanza. L’eccidio di quel 2 aprile del 1985 porta anche le firme di mafiosi alcamesi e castellammaresi.

L’ultimo die processi, infatti, ha individuato Vincenzo Milazzo, Nino e Filippo Melodia e Gioacchino Calabrò come esecutori materiali della strage. Non vennero però più processati in quanto irrevocabilmente assolti in Cassazione Ma in una delle sentenze di condanna dei mandanti nonostante nelle carte del processo era scritto chiaramente che proprio loro fossero stati i componenti del commando.

Vennero invece condannati all’ergastolo Totò Riina, Vincenzo Virga e Balduccio Di Maggio mentre Antonino Madonia venne assolto ma poi condannato in appello. Dal 2008 il Comune di Erice, territorio di cui fa parte Pizzolungo, e il coordinamento dell’associazione Libera hanno scelto di istituire la giornata del “Non ti scordar di me”, una serie di iniziative per commemorare le vittime di questa strage mafiosa e non disperderne la memoria con alcuni momenti simbolici, ma dal grande significato.

Quest’anno le manifestazioni, cominciate mercoledì scorso e programmate fino a lunedì prossimo, vedono coinvolti alunni 1° Circolo Didattico “Giovanni Pascoli”, dell’istituto Comprensivo “Giuseppe Pagoto”, della Scuola Media “De Stefano” e degli istituti superiori “Sciascia – Bufalino” e “Florio”. Domattina alle 9 la commemorazione sul luogo della strage.