Alluvione del 2022 a Trapani, arrivano 5 milioni. Soddisfatta deputata Ciminnisi

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Trapani ce l’avrebbe fatta mentre ad Alcamo si attendono ancora i fondi per i tanti danni causati dalla pioggia torrenziale dell’autunno del 2021. “Ce l’abbiamo fatta. Il Dipartimento Regionale Protezione Civile – ha annunciato la deputata regionale dei 5 Stelle Cristina Ciminnisi – ha emesso i decreti attuativi per l’assegnazione dei ristori ai privati e alle imprese danneggiate dalle alluvioni di settembre/ottobre 2022”.

La deputata trapanese ha quindi espresso soddisfazione per i 5 milioni di euro resi disponibili dalla Protezione civile regionale. Si tratta delle somme individuate nel bilancio regionale grazie all’emendamento in finanziaria presentato dalla stessa Ciminnisi dopo una lunga e serrata battaglia dialettica, in aula e in commissione. Uno dei passaggi fondamentali della norma è proprio l’affidamento agli uffici di protezione civile delle procedure di erogazione del denaro. “Ad un anno da un evento che ha segnato la vita di tanti cittadini trapanesi, soprattutto quelli di Salina Grande, oggi portiamo a casa una bella notizia – ha detto l’on. Ciminnisi –. Come ho promesso tempo fa, non ho indietreggiato di un passo e quelle somme oggi sono reali. Ora continuerò il mio lavoro perché il Governo Regionale mantenga la promessa di ulteriori finanziamenti da dedicare ai ristori. Farò di tutto perché sia mantenuta e vengano reperiti altri finanziamenti, a cominciare dal milione di euro sottratto nella precedente manovra».

Come si ricorderà il Governo ridusse i ristori ai privati da un primo stanziamento di 6 milioni a 5 milioni di euro, destinando un milione per altre finalità. Sul sito del dipartimento regionale della protezione civile sono pubblicati i decreti attuativi. Direttive e modulistica di richiesta dei ristori saranno inviate dalla Regione ai comuni delle province di Trapani, Messina e Siracusa, interessati dalle alluvioni del 2022, e da questi pubblicate sui portali istituzionali. Per accedere ai contributi, i cittadini devono presentare domanda al Comune sotto forma di autocertificazione utilizzando l’apposito modello entro il termine perentorio di 30 giorni, decorrente dal giorno successivo alla data di pubblicazione della direttiva sulla GURS.