Allarme sicurezza: polizia sotto accusa ad Alcamo e provincia

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TRAPANI – Accesso agli atti negato oramai da mesi e parte l’ennesimo duro affondo del Pnfd, il sindacato di polizia, alla Questura di Trapani ed ai commissariati della provincia. In un comunicato, a firma del segretario provinciale di Trapani Filippo D’Angelo, del segretario siciliano Bruno Rullo e di quello nazionale Franco Picardi, si denuncia l’assenza di trasparenza da parte dei presidi di polizia con cui da tempo è in atto un durissimo braccio di ferro riguardo alla loro riorganizzazione e in particolare all’assenza continua di un numero adeguato di volanti sul territorio per garantire la sicurezza: “Abbiamo chiesto nei mesi scorsi, tramite una richiesta scritta, – si legge nella nota del Pnfd – di poter accedere agli atti interni per visionare ed estrapolare copie degli atti per la trasparenza dello straordinario emergente, dei buoni pasto, delle presenze esterne e delle ore notturne, ma tutto questo non ci è stato concesso, a dimostrazione che si vuole continuare a insabbiare eventuali anomalie e gestioni irregolari all’interno dei commissariati di polizia”. Un duro atto di accusa che fa da contorno ad una vertenza che oramai si trascina da lungo tempo, con particolare riferimento al commissariato di Alcamo che può contare su una sola volante, ritenuta insufficiente per potere coprire un territorio “caldo” come questo specie nei fine settimana: “Alcune volte quell’unica volante a disposizione – si legge nella missiva – non è neanche presente sul territorio, come è accaduto proprio ad Alcamo in alcuni fine settimane in passato, a dimostrazione che la classe dirigenziale della polizia non usa la concretezza”. Dalla Questura di Trapani però continuano ad arrivare messaggi di tutt’altro tipo: più volte il questore, infatti, ha garantito che le pattuglie riescono a garantire sicurezza al territorio nell’ambito dei controlli e la situazione è monitorata costantemente. “Ormai – rilanciano D’Angelo, Rullo e Picardi – sia il cittadino che il sindacato non crede più a questa parte della classe dirigente, soprattutto a quella parte della classe dirigente trapanese che continua a non raccontare la verità perché la verità fa male e le verità sono scomode”. Ad essere anche svelato nel comunicato un retroscena che sarebbe legato proprio all’attività del sindacato all’interno dei commissariati della provincia trapanese: “Si è arrivati al capolinea – si legge – sospendendo ed addirittura tentando di destituire il sindacalista scomodo, il sindacalista onesto, che a tutti i costi deve essere imbavagliato per insabbiare gli sprechi di denaro e le gravi carenze all’interno del comparto sicurezza”. Secondo il Pnfd nelle ultime settimane ci sarebbe stata una recrudescenza della microcriminalità con furti nelle abitazioni, danneggiamenti ed incendi di auto ed altri reati di vario genere. “Se quanto accaduto – aggiunge il sindacato – per il dirigente del commissariato e il questore è garanzia di sicurezza e controllo del territorio, vuol dire che siamo ormai arrivati alla fine, siamo ormai giunti al termine”. In particolare il Pnfd propone da tempo la riorganizzazione degli uffici nei commissariati, la chiusura di “uffici doppioni” come le squadre investigative nei commissariati per utilizzare il personale alle volanti.