Un catalogo per descrivere e far conoscere la provenienza degli strumenti musicali, donati da Fausto Cannone, al Comune di Alcamo. Catalogo curato da Maria Rimi e Claudio Stellino, impiegati del Comune, con introduzione dello storico Roberto Calia. Gli strumenti da un anno sono momentaneamente sistemati nel museo civico dell’ex chiesa del Collegio per i lavori programmati nell’ex chiesa di san Giacomo della Spada. Qui sarà definitivamente allestito il Museo degli Strumenti musicali che nasce ad Alcamo grazie alla vastissima donazione effettuata dal musicista e cantautore alcamese Fausto Cannone. Il museo del suono sarà anche motivo di fruizione turistico-culturale e per lo svolgimento di attività ricreative e pedagogiche rivolte alla cittadinanza e ai visitatori.
Il progetto redatto dal comune di Alcamo è stato finanziato per un importo di 150 mila euro dal GAL Golfo di Castellammare nell’ambito della misura Sostegno a investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture ricreative, informazioni turistiche e infrastrutture su piccola scala. Il progetto prevede i lavori sono in corso la manutenzione straordinaria ex Chiesa San Giacomo de Spada da destinare a Museo del Suono. Sarà il primo museo etno-musciale della Sicilia con centinaia di strumenti provenienti da ogni parte del mondo.
Duecento strumenti musicali raccolti nei luoghi più disaprati. Rebab, sarinda, gansira, swarpeti, bansuri, takita, marambao, vojnica, iakir e tanti altri. La certosina ricerca di Fausto Cannone all’interno delle foreste brasiliane, nei deserti dell’Australia, in India dove ha incontrato Madre Teresa di Calcutta, fino ma spingersi nel cuore dell’Africa per vivere un mese assieme ai pgmei. Insegnante di chitarra, ma soprattutto artista e giramondo. E poi ancora in Thailandia, Tibet, Nuova Guinea, Sudamerica, Polinesia, Cina Argentina, Sudafrica e quasi tutti gli stati europei. Questo è stato l’artista alcamese Fausto Cannone, deceduto nel mese di settembre di tre anni fa. Gli strumenti musicali tutti funzionanti e tutti comprati nei paesi d’origine. Saranno esposti in bacheche.