Alcamo
Mensa scolastica, “blitz” dell’assessore

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ALCAMO – A pochi giorni dall’avvio della refezione scolastica il Comune dà vita ai primi blitz nelle scuole per la verifica del rispetto della convenzione firmata con la ditta che prepara i pasti. Ieri visita a sorpresa dell’assessore alla Pubblica istruzione Selene Grimaudo (nella foto) al plesso “Piaget” e il responso è stato positivo: “Anche se la ditta ha ben iniziato – sottolinea la Grimaudo – quest’anno i controlli saranno serrati”. L’intento quindi è quello di continuare su questa lunghezza d’onda, e cioè con controlli a sorpresa periodici nelle varie scuole serviti dai cibi. L’obiettivo è di non ripetere il calvario dello scorso anno con le proteste delle famiglie dei bambini che usufruivano delle mense e che evidenziarono una serie di carenze del servizio. Constatazioni che fece anche l’amministrazione comunale effettuando verifiche come quella di ieri direttamente nelle scuole da cui vennero conferme circa una serie di problematiche inerenti ai pasti. Per l’esattezza il Comune di Alcamo lo scorso anno ha applicato ben 23 penali per mancato rispetto del capitolato d’appalto da parte dell’azienda che si era aggiudicata nell’ottobre del 2013 il bando per la fornitura dei pasti. Situazione che ha portato anche alla risoluzione contrattuale con la ditta che si era aggiudicata l’appalto e contestuale affidamento alla ditta che lo scorso anno si era piazzata al secondo posto in sede di espletamento della gara, la Siciliana Ristorazione srl. “In questo primo controllo a sorpresa – precisa la Grimaudo – il riscontro è stato davvero positivo. Il cibo dato agli alunni era caldo, di ottima qualità, molto abbondante e la frutta si è rivelata di prima scelta, ben oltre i 100 grammi a porzione che erano stai stabiliti come da contratto. Il protocollo tra la ditta e il Comune è stato pienamente rispettato, speriamo si continui così”. Lo scorso anno, invece, con la ditta poi rimossa si constatarono tutta una serie di problematiche tra le quali “la scarsa qualità dei prodotti forniti”, “l’orario di consegna dei pasti”, “la non igienicità dei contenitori usati per il trasporto dei pasti” e, infine, “la temperatura dei piatti non adeguata al consumo”. Inoltre più volte, secondo quanto attesta il Comune alcamese, si è constatata “l’assenza totale dei prodotti elencati nella documentazione trasmessa dalla ditta a dimostrazione dell’origine biologica, e ciò si è verificato soprattutto presso le cucine dei plessi “Collodi” e “Froebel”, dove , invece, sono state rinvenute derrate non biologiche. L’appalto scadrà alla fine di quest’anno scolastico e in vista del prossimo bando il Comune annuncia importanti novità a garanzia dei piccoli consumatori: “Ho fatto inserire nel bando per il prossimo contratto – sottolinea l’assessore alla Pubblica istruzione – regole rigide per il controllo pasti”.