Alcamo-Il consiglio non va in vacanza e il Pd si taglia i gettoni di presenza

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Il consiglio comunale ad Alcamo non va in vacanza nemmeno per il periodo natalizio. Una seduta è stata convocata per il prossimo mercoledì 28 dicembre, all’inusuale ora delle 10 del mattino anziché nel pomeriggio come d’abitudine. Intanto il Partito Democratico preannuncia che non si fermerà di fronte al proposito di tagliare il proprio gettone di presenza soltanto del 10 per cento, come deliberato nella scorsa seduta del civico consesso per accantonare queste somme in favore del bilancio partecipato. I due consiglieri dei Democratici, Giacomo Sucameli e Filippo Cracchiolo, oggi hanno annunciato che si taglieranno i loro emolumenti di un altro 20 per cento, oltre al 10 già stabilito. Sucameli votò contrariamente nella scorsa seduta al taglio del 10 per cento semplicemente perchè in realtà aveva chiesto una decurtazione più sostanziosa. Ora da parte dei due consiglieri Democratici parte un appello che ha anche il sapore della provocazione: “Invitiamo i colleghi ad un maggiore coraggio – si legge in una nota – per non trasformare un buon proposito in una mera operazione di facciata. Porteremo avanti la proposta di un accantonamento di scopo, triplicando la decurtazione dei propri emolumenti rispetto a quello che è stato già proposto. Il fine è quello di rendere ancor più consistente la somma che si andrà a destinare con scopi di pubblica utilità, attraverso la creazione di un apposito fondo”. Ritornando al consiglio comunale di mercoledì prossimo, oltre ai soliti riconoscimenti di debiti fuori bilancio e mozioni, spicca tra tutti all’ordine del giorno gli indirizzi generali per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune in enti, aziende e istituzioni. In poche parole il consesso civico sarà chiamato a mettere dei paletti attorno a questo ambito rispetto al quale da tempo si mormora, in relazione soprattutto alla formazione delle società partecipate. Diverse le interrogazioni, alcune delle quali anche rilevanti: ad esempio sul famoso rifugio sanitario per animali nel bene confiscato di contrada Tre Noci, ancora non aperto e travolto un anno fa dalle polemiche perché fu scoperto che di fatto veniva utilizzato pur non essendo stato completato, con tanto di esposto alla Procura. Si affronteranno anche le problematiche del Settore Urbanistica relative in particolare all’assenza del dirigente e alla carenza di personale, e la proposta di installare in città degli appositi dispenser per l’acquisto di acqua a costi notevolmente bassi.