Alcamo, ferma pulizia di caditoie e tombini. Manca il sito per lo smaltimento dei “fanghi neri”

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Piazza Ciullo 24.08.2018

Le previsioni meteo cominciano a parlare, anche per le nostre, dell’arrivo delle prime forti piogge di fine agosto. Cittadini e amministratori temono quindi i primi allagamenti spesso causati dalla scarsa o assente manutenzione di caditoie, tombini e dei tratti esterni della rete fognaria. Ad Alcamo il 24 agosto dello scorso anno, proprio per questo, una bomba d’acqua durata, fra l’altro, poco più di mezz’ora, trasformò il corso 6 aprile in un tumultuoso fiume, piazza Ciullo in una piscina più che olimpionica e la scalinata di piazza Mercato in piccole cascate del Niagara. Per fortuna non si registrarono grossi danni anche se in alcune zone a valle della cittadina alcune automobili e molti pianterreni ebbero qualche problema. Si apri quindi il dibattito sulla pulizia di caditoie e tombini e sulle responsabilità di chi non aveva fatto effettuare il servizio. Nacque il solito scarica-barile fra giunta, uffici tecnici, Energetikambiente e quant’altro.

Proviamo quindi a fare chiarezza. Alcamo ha circa 9.000 caditoie che in passato erano affidate in parte e per contratto alla ditta che gestisce il servizio di raccolta rifiuti e per la restante parte all’ufficio servizi manutentivi del Comune. La situazione, adesso, sta vivendo l’ennesima fase di stallo. Tecnici e operai di Eenergetikambiente, dopo avere ripulito alcuni gruppi di tombini, sono stati costretti a fermarsi. L’amministrazione Surdi, infatti, nonostante i solleciti, non è ancora riuscita a reperire il sito dove conferire i cosiddetti fanghi neri. Si tratta di un tipo di rifiuti che ha un codice ben preciso e che necessita di uno specifico conferimento e quindi di una convenzione con una piattaforma specializzata. Ma  anche quel poco che già si è fatto rischia di diventare lavoro inutile. Infatti, dopo la pulizia delle caditoie, necessita l’intervento di un auto-spurgo che vada a liberare l’ultimo tratto della condotta fognaria. Senza fare ciò, l’arrivo di abbondanti piogge andrebbe nuovamente a far riversare su strade e piazze l’acqua piovana. L’importante manutenzione quindi langue e gli alcamesi, molto probabilmente, dovranno già preparare stivali e, magari anche zattere, in occasione del prossimo arrivo dei torrenziali acquazzoni.