Alcamo: elezione Bonventre, parola al Cga

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Comincia il conto alla rovescia: al massimo tra un paio di settimane il Consiglio di giustizia amministrativa dovrà pronunciarsi sul ricorso avanzato da Niclo Solina uscito sconfitto al ballottaggio lo scorso anno con l’attuale sindaco Sebastiano Bonventre. I giudici, dopo avere acquisito tutta la documentazione presentata dal ricorrente e dalla parte chiamata in giudizio, si sono riservati quindi di intraprendere ogni decisione che oltretutto sarà quella definitiva riguardo a questa lunga querelle che si trascina per l’appunto da un anno. In particolare Solina ha fatto appello al Cga dopo la sentenza emessa lo scorso anno dal tribunale di giustizia amministrativa il quale aveva giudicato “inammissibile il ricorso di Solina”. “Al riguardo – commenta lo stesso Solina – ho deciso di presentare questo ricorso proprio perché in precedenti sentenze il Consiglio di Stato ha detto l’esatto opposto rispetto a quello che invece ha sostenuto il Tar”.  Il ricorrente è assistito dagli avvocati Giovanni Lentini e Angelo Milazzo, il Comune di Alcamo invece è difeso da Stefano Polizzotto ed il sindaco da Baldassare Lauria. Questo braccio di ferro è nato in seguito all’esito delle elezioni amministrative che hanno visto uscire sconfitto Solina, esponente del movimento civico Abc, per soli 39 voti di scarto rispetto a Bonventre. Nel ricorso al Tar Solina chiedeva la nullità di circa 4 mila voti assegnati a Bonventre, nonché che si ripetessero le operazioni di ballottaggio in alcune sezioni elettorali perché, sempre secondo il ricorrente, “si sarebbero verificate delle gravi irregolarità durante le operazioni di spoglio”. Secondo Lauria la pronuncia di inammissibilità del ricorso è indicativa della palese e totale infondatezza del ricorso. Per il legale il tribunale amministrativo non ha nemmeno consentito che si andasse all’apertura dei plichi per accertare “i fantomatici brogli denunziati”. Ovviamente diametralmente opposto è il giudizio dello stesso Solina che, all’indomani della decisione del Tar, in un comunicato disse che sul voto rimanevano delle pesanti ombre: “Ho semplicemente richiesto – ha detto il ricorrente – di accertare se è vero che vi sono state centinaia e centinaia voti attributi a Bonventre che erano palesemente e volutamente riconoscibili, come frutto di un’intesa tra elettori e capielettori. Ho portato a sostegno, centinaia di dichiarazioni, anche di Presidenti di Seggio, e spiegato pure come l’assessorato regionale aveva indotto in errore gli stessi Presidenti”.

Da sinistra Solina e Bonventre