Alcamo: alleanza tra sette artiste per raccontare la donna

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Hanno studiato nelle Accademie delle belle arti o in scuole altamente specializzate per apprendere quelle conoscenze da potere un giorno trasformare dalla teoria alla pratica mediante creazioni di opere ed oggetti, tutte ispirate al femminile. Hanno probabilmente fatto propria una frase di Steve Jobs (fondatore di Apple): “L’unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che fai”. Una frase non raccolta a caso poiché utilizzano i social per far conoscere e immettere sul mercato ritratti e tanto altro. Alcuni commissionati e già consegnati in Spagna, Francia e a Manhattan. Lei è Clara Cassaraà. Il suo slogan è “Il paese di Clara”. Fa parte della “banda” composta da sette giovani donne imprenditrici, che hanno sancito un’alleanza per raccontare “La donna contemporanea”. Sette donne che hanno esposto le loro creazioni al centro congressi Marconi di Alcamo per un evento dal titolo: “Woman art fashion & design”. Tante forme di artistiche creazioni che non sono soltanto espressione del proprio talento ma che rappresentano “la “volontà di inventarsi un lavoro, una professione che non sia solo fonte di sostentamento ma un momento di crescita occupazionale in una realtà dove moltissimi giovani sono costretti ad emigrare”. L’evento è stato messo a punto da Ambra Calamia che ha “voluto realizzare due bussiness core una di gioielli e l’altro di foulard e sciarpe in seta”. “Lo stile Konk  – dice Ambra Calamia _ non conosce barriere e spazia dal gioiello per il giorno all’accessorio elegante. Konk nasce come evoluzione di un processo grafico e creativo della conchiglia e lo sviluppo artistico è di  Ignazio Calamia, medico-designer con la passione per il mare”. Ha iniziato a scattare fotografie a 15 anni. Da quel momento non ha più smesso. Lei è Vittoria Patty che nel rapporto tra cliente e fotografo realizzare servizi che nello scatto di un clik riescono a cogliere emozioni e stati d’animo del momento. ChiCrì Arte 4 mani nasce dalla collaborazione di due artiste alcamesi: Cristina Pizzitola e Chiara Benenati. La loro specialità quella di lavorare contemporanemente per realizzare dipinti sviluppando una tecnica comune che non lascia intravvedere sulla tela le impronte delle due differenti mani. La loro arte predilige soggetti tratti dalla realtà contemporanea. Marzia Acquaro, una della „banda dei sette“ è di Partinico e il suo operato si basa sulla rappresentazione di nudi sia maschili che femminili mai volgari ma artisticamente apprezzabili. La donna di Marzia mette in evidenza la sua femminilità. Le sue creazioni di abiti e non solo tutti originali dai colori forti sono il biglietto da visita di Fram La Plume, Francesca Melia, laureata a Milano presso la NABA come faschion designer. Gestisce ad Alcamo un atelier, pensato per identificare capi di abbigliamento che hanno il pregio del prodotto sartoriale. Insomma fatto rigorosamente a mano. Ha partecipato, dal 2010, a numerose mostre e rassegne di moda e al centro congressi Marconi ha presentato capi da ndossasre donne contemporranee, che viaggiano attraverso una Sicilia, di altri tempi, fatta di strade sterrate e del duro lavoro die contadini nei campi, interpretando usanze e costumanze in chiave moderna. La mostra ha ottenuto successo e ha dato a molte persone la possibilità di apprezzare creazioni di giovani donne alcamesi che con la loro interlligenza e intraprendenza hanno imboccato la strada dell’imprenditoria privata, che rappresenta il miglior viatico per crearsi un lavoro. E verso la „banda“ dei sette le Istituzioni dovrebbero dare la massima attenzione.