Alcamo, 15 case svaligiate in un anno: due arresti

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Sarebbero responsabili di almeno quindici furti in abitazione, sia in città che nelle zone periferiche, compiuti dal marzo dello scorso anno: sono finiti in manette nella giornata di ieri gli alcamesi Vito tarantola, 40 anni e Vito Terraglia, 20 anni. I Carabinieri della Stazione di Alcamo hanno eseguito le due misure cautelari personali emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Trapani, Antonio Cavasino, su richiesta del Pubblico Ministero Andrea Tarondo: sono il frutto di una intensa attività d’indagine condotta dai militari dell’Arma per tentare di porre un argine agli odiosi reati “predatori” che suscitano particolare allarme sociale nella popolazione. Nel corso delle indagini sono stati acquisiti consistenti e rilevanti elementi a carico dei due topi d’appartamento, entrambi con precedenti, che li legherebbero ad una serie di furti commessi tutti secondo lo stesso modus operandi: rottura degli infissi esterni delle abitazioni in zone isolate, come quella di Alcamo Marina nel periodo invernale, e “razzia” di tutto ciò che poteva avere valore o essere rivenduto ai “ricettatori”, sui quali sono ancora in corso le indagini. Pare che i due fossero particolarmente specializzati nei furti in appartamenti situati ai piani alti degli edifici: Tarantola infatti, contando sulla sua piccola statura e l’abilità da funambolo, dopo avere atteso l’uscita dei proprietari dalle loro abitazioni, si introduceva al loro interno utilizzando come “scala occasionale” i tubi di scarico posti esternamente ai prospetti degli immobili. In alcuni casi – è stato accertato – l’uomo è persino riuscito a raggiungere il terzo piano, anche in strade trafficate; una volta sui balconi poi, entrava grazie alle finestre, spesso lasciate aperte nel periodo estivo, oppure rompendone i vetri con i classici oggetti da scasso; poi faceva entrare in casa il suo complice che lo aiutava a portare via il bottino. Per Vito Tarantola è così scattata la custodia cautelare in carcere presso la Casa Circondariale di Trapani, mentre Vito Terraglia è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Alcamo con la prescrizione di non uscire dalla propria abitazione durante le ore notturne. I carabinieri tengono a mantenere alta l’attenzione della cittadinanza, da qui l’invito a porre in essere tutti gli accorgimenti del caso per far desistere, per quanto possibile, i malviventi dai loro intenti criminali, ricorrendo alle norme basilari di buon senso, come quella di chiudere tutte le finestre e le porte anche ai piani più alti e dotare le abitazioni di sistemi anti intrusione.

(nella foto: da sin. Vito Tarantola e Vito Terraglia)

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