Aggressione a a Marsala di un disabile, Li Vigni rinviato a giudizio. Processo dal 12 marzo

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Tentativo di omicidio, rapina aggravata ed evasione dagli arresti domiciliari. Con queste accuse il gup del Tribunale di Marsala Annalisa Amato ha rinviato a giudizio Vincenzo Piero Li Vigni il giovane di vent’anni che nella notte tra il 14 e 15 giugno scorsi aveva pestato a sangue un disabile a Marsala, in contrada Cuore di Gesù, davanti ad un self-service di una rivendita di tabacchi. Il ventenne si trova in carcere dal 17 giugno. In soli due giorni i carabinieri, grazie alle camere della videosorveglianza, lo avevano individuato come protagonista della violenta aggressione assieme  ad un minore nei confronti del quale procede la Procura dei minorenni di Palermo. Il disabile sarebbe stato aggredito per futili motivi. Il processo a Li Vigni inizierà, davanti il Tribunale di Marsala, il prossimo 12 marzo. I carabinieri hanno identificato i due grazie alle immagini che hanno ripreso la scena dell’aggressione. Le ipotesi di reato di tentativo di omicidio e rapina in concorso (uno dei due si è impossessato della chiave di accensione dell’autovettura della vittima per non consentirne la fuga, lasciandola poi a terra) sono aggravate dai “futili motivi e dall’aver agito con crudeltà”. La vittima fu ripetutamente colpita con violenti calci e terribili pugni, anche dopo essere finita a terra. Gli aggressori spiegarono, poi, di avere sbagliato persona. Volevano punire, secondo il loro racconto agli investigatori, un uomo che avrebbe molestato la sorella di uno dei due. Il loro obiettivo aveva un’auto simile proprio a quella della persona incontrata quella notte davanti alla rivendita di tabacchi, alla periferia della cittadina lilibetana. Oltre alla vittima, si è costituito parte civile anche il Comune di Marsala.