A Marsala si lavora per sfiducia al sindaco. Passalacqua: “Questione di coraggio”

0
435

E’ una questione di coraggio. Non solo politico, aggiungiamo noi, perché significherebbe ‘tutti a casa’ ed elezioni amministrative anticipate. E’ stato il consigliere comunale Rino Passalacqua ad invocare la mozione di sfiducia al sindaco di Marsala, Massimo Grillo. È così partita la caccia alle dieci firme di consiglieri necessarie secondo le norme della legge regionale che disciplina la mozione. Inoltre la sfiducia può essere presentata quando siano trascorsi almeno 24 mesi dall’elezione del sindaco e che non si sia entrati negli ultimi 180 giorni del mandato. Condizioni presenti per il comune di Marsala. Poi la mozione di sfiducia, con tanto di motivazione, va presentato all’ufficio del segretario comunale che la trasmette al presidente del consiglio comunale per la discussione e la votazione con appello nominale. In caso di approvazione con il 60% dei consiglieri favorevoli il sindaco Grillo e la sua giunta cesserebbero dalla carica.

Partiti e consiglieri a Marsala stanno lavorando innanzitutto per la redazione del documento e per raggiungere le dieci firme necessarie alla presentazione della mozione di sfiducia. Rino Passalacqua avrebbe al suo fianco tutto il gruppo ‘Civicamente’ poi i due consiglieri di Noi Marsalesi e Forza Italia. da tempo il leader forzista marsalese, il deputato regionale Stefano Pellegrino, va predicando che il suo partito a Marsala è all’opposizione del sindaco Massimo Grillo. Favorevoli alla mozione di sfiducia dovrebbe essere gli esponenti dell’MpA con il movimento, che vede in provincia la leadership dell’ex senatore alcamese Nino Papania, che da tempo si è allontanata dalle idee e dall’operato del primo cittadino marsalese. Potrebbe aderire alla mozione anche ProgettiAmo Marsala dopo i contrasti fra Grillo e il fondatore del movimento, l’ex vicesindaco Ruggieri. Qualcuno, come ad esempio Ferrantelli, si è già detto disponibile a sfiduciare il sindaco qualora si raggiungesse una maggioranza idonea all’approvazione della mozione. Di certo Passalacqua, parlando di ‘questione di coraggio’, ha avuto ragione soprattutto sotto un aspetto, quello delle reali intenzioni. Il provvedimento, infatti, smaschererebbe le reali intenzioni dei consiglieri comunali che si trovano all’opposizione. Dovranno scegliere fra una forte decisione politica e il mantenimento della loro poltrona all’interno del massimo consesso civico marsalese.