La strada è rimasta aperta dopo l’incendio di sterpaglie e rifiuti che il 14 luglio scorso, anche a causa dell’elevato e pericoloso dissesto del manto stradale, aveva spinto i vigili del fuoco a chiedere al Libero Consorzio Comunale di Trapani, l’ex provincia regionale, la chiusura del transito. L’ente intermedio non ha poi ritenuto interdire la circolazione effettuando soltanto una transennatura dei rifiuti bruciati.
I piromani sono quindi tornati all’opera e durante la notte appena trascorsa hanno riappiccato il fuoco lungo la strada interprovinciale Alcamo – Balestrate, in contrada Sasi-Calatubo. Quel tratto di strada era stato posto sotto sequestro cautelativo dai vigili del fuoco per motivi di sicurezza ambientale e stradale. Grave stato di dissesto e presenza di rifiuti bruciati. Adesso il nuovo raid che ha nuovamente dato alle fiamme alucni dei numerosi cumuli di rifiuti presenti lungo la strada.
Un’arteria che, fra l’altro, serve a raggiungere un bene storico di inestimabile valore: il castello di Calatubo. Cosa accadrà adesso? Probabilmente verrà redatta una nuova relazione da parte dei vigili del fuoco intervenuti e potrebbero anche essere richieste misure nei confronti di coloro che hanno disatteso la precedente richiesta di chiusura e interdizione. Evidentemente il Libero Consorzio di Trapani, dopo il sopralluogo effettuato dai suoi tecnici lunedì 17 luglio, ha ritenuto non necessaria la chiusura totale al transito sulla strada interprovinciale, nel tratto che ricade in territorio alcamese. Gli operai hanno invece delimitato la zona della discarica bruciata con transennature e nastro bianco-rosso. Adesso il nuovo incendio.