Focolaio covid fra ristorante e B&B. Assolti titolari de ‘La Giummara’ di Salemi

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Sembrano lontanissimi i periodi del lockdown e del terrore verso il covid. Dopo oltre tre anni e dopo che l’OMS ha da tempo dichiarato la fine della pandemia, il coronavirus ha però ancora strascichi giudiziari, con sentenze e processi ancora aperti e riguardanti il periodo in cui bisognava adeguarsi a forti restrizioni Il giudice per le udienze preliminari di Marsala, Chiara Vicini, ha assolto  con la formula “perché il fatto non costituisce reato” i titolari del ristorante La Giummara , con annesso B&B, che si trova a Salemi e che nell’agosto del 2020 fu al centro di un grosso focolaio di covid. Una cinquantina di positivi, quelli che vennero accertati, anche un calatafimese titolare del ristorante, e luoghi pubblici che furono costretti a chiudere come il comune di Trapani e un centro estetico dello stesso capoluogo.

Era stata la procura di Marsala ad avviare il procedimento penale con l’ipotesi di mancato rispetto delle norme anti-Covid emanate dal governo nazionale. Il ristorante La Giummara venne subito chiuso e i due titolari furono denunciati con l’accusa di non aver utilizzato le mascherine protettive e di non avere osservato le dovute precauzioni per prevenire i contagi. Nel corso del processo, svoltosi con rito abbreviato, è però emerso che erano stati rispettati tutti i protocolli previsti dalla legge (igienizzante per le mani, distanze dei tavoli, registro prenotazioni). Pertanto, secondo il GIP, nessuna responsabilità poteva configurarsi a carico dei gestori difesi dall’avvocato Francesco Salvo). Per altro, il ristoratore calatafimese risultato positivo, fino al giorno prima era negativo al tampone molecolare e dopo aver saputo di essere stato contagiato si era messo immediatamente in quarantena.