Covid, focolaio “La Giummara” raggiunge quota 40. Salemi e Trapani più colpiti

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Raggiungono quota 40 i contagi, già accertati dal tampone oro-faringeo, scaturiti dal focolaio del ristorante e del B&B ‘La Giummara’ di Salemi. Uno dei titolari, originario di Calatafimi, era stato ritrovato positivo al Covid sabato scorso 29 agosto. Lo stesso cluster ha anche causato la chiusura del comune di Trapani (palazzo D’Alì sarà sanificato e riaprirà domani) e di un centro estetico dello stesso capoluogo. Nelle ultime 24 ore sono stati comunque accertate 19 positività legate al ristorante salemitano: 6 nella stessa cittadina belicina dove adesso si raggiunge complessivamente quota 13,  5 a Trapani, tre ad Erice, 2 a Buseto Palizzolo, una rispettivamente a Marsala, Valderice e Castelvetrano. Di tutti i 19 casi soltanto uno, quello del comune castelvetranese, è stato ricoverato. Tutti gli altri sono in isolamento domiciliare e quasi del tutto asintomatici.

A Trapani si è registrata anche un’altra positività forse legata a un ricovero ospedaliero. Su questo sono state avviate approfondite indagini da parte del servizio prevenzione ed epidemiologia dell’ASP. Il capoluogo raggiunge quota 11 mentre Marsala arriva a 9. Nessun nuovo caso ad Alcamo né dalla Giummara e né da altri focolai. I positivi rimangono 6 di cui quattro legati al ristorante dii Salemi. I sanitari, sia ad Alcamo che nel resto della provincia, hanno ultimato la tamponatura di tutti coloro che hanno auto-denunciato la loro presenza nel locale salemitano. Non tutti gli esiti, però, sono ancora pervenuti e i numeri potrebbero ancora salire se non in maniera elevatissima. Il rischio è che però qualche contatto possa essere sfuggito prima dell’isolamento e dei tamponi.

Intanto a Trapani si è posto in quarantena volontaria da alcuni giorni anche il sindaco Giacomo Tanchida che ha già effettuato il primo tampone, risultato negativo, e attende l’esito del secondo. Il primo cittadino era stato a cena alla Giummara e si è messo in isolamento precauzionale non appena saputo del focolaio. Un paio di giorni prima, però, il 27 agosto, aveva presieduto una riunione di giunta. L’esecutivo comunque si riunisce in una stanza molto ampia e con la distanza di almeno due metri tra un assessore e l’altro. Soltanto Tranchida, però, ha preferito optare per l’isolamento domiciliare volontario.