“Solo un uomo…solo”, donazione all’IPAB dal libro dell’alcamese Palmeri e Santoro

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La volontà dell’alcamese Armando Palmeri, pentito di mafia ed ex collaboratore di giustizia, nello scrivere e pubblicare il suo libro-diario “Solo un uomo…solo”, ha avuto i primi risultati. L’arrivo degli incassi dalla casa editrice ha infatti prodotto la donazione di circa un migliaio di euro in favore dei ragazzi assisiti dall’IPAB ‘Pastore San Pietro’ di Alcamo. Un gesto di grande generosità e amore che onora la memoria di Armando Palmeri, personaggio talvolta controverso e attorniato di misteri, alcuni anche sulla sua morte avvenuta ad Alcamo, nel marzo del 2023, proprio quando sarebbe dovuto recarsi in procura, a Caltanissetta, per un faccia a faccia con l’ex senatore Lauria tirato in ballo nelle dichiarazioni dell’ex collaboratore di giustizia, ex uomo fidato e autista del boss alcamese Vincenzo Milazzo.   Prima della sua scomparsa, Palmeri aveva espresso il desiderio che i guadagni derivanti dalla vendita del libro, scritto a quattro mani con Stefano Santoro, videomaker alcamese adesso residente negli Stati Uniti, venissero destinati ai bambini bisognosi di Alcamo. E così una prima parte del ricavato è stata devoluta alle necessità dell’IPAB Pastore San Pietro nell’assistere ragazzi disagiati e bisognosi. La donazione arriva sotto Natale e quindi andrà a regalare maggiore calore, speranza e conforto agli assistiti. La vendita del libro “Solo un uomo…solo” va avanti e da oltre oceano Santoro invita tutti, gli alcamesi soprattutto, ma non solo, a continuare ad acquistare il libro-diario sulla vita di Palmeri: ogni volume acquistato non sarà solo un omaggio alla sua opera, ma un gesto concreto di solidarietà per i bambini bisognosi di Alcamo. Il testo è acquistabile anche on line, sul sito Feltrinelli IBS al prezzo di 14 euro e 25. Palmeri e Santoro svelano alcuni aspetti e particolari inediti accaduti tra la fine degli anni ’80 e gli inizi degli anni ’90 ad Alcamo. Cittadina che in quel momento vede l’inizio di una sanguinosa guerra tra due fazioni mafiose: una capeggiata dal famigerato boss Vincenzo Milazzo, per il quale lavorava Palmeri appunto, e un’altra facente capo al Clan dei Greco, legata alla mafia dei pastori, la cosiddetta Stidda.