Il Consiglio comunale di Alcamo ha approvato martedì sera all’unanimità la mozione presentata dai tre esponenti della Dc: Orlando, Donato e Maltese sui problemi della sicurezza pubblica, legati soprattutto alla movida selvaggia, caratterizzata dal mancato rispetto di leggi e regolamenti, da musica sparata all’aperto a tutto volume che fa tremare i vetri delle vicine abitazioni, dalla vendita di cascate di alcolici pare anche a minorenni, dalla occupazione del suolo pubblico, dallo spaccio di droga. Sullo spaccio di droga in particolare si è soffermato il comandante della polizia municipale, Ignazio Bacile sottolineando che hanno identificato numerosi spacciatori in piazza della Repubblica in prevalenza che vengono da fuori Alcamo. Carenti i controlli da parte delle forze dell’ordine con piazza della Repubblica e l’atrio del Collegio dei gesuiti, che soprattutto nei fine settimane si trasformano in terra di nessuno. Schiamazzi e liti.
A conclusione del dibattito i consiglieri hanno invitato il sindaco a farsi portavoce nelle Istituzioni a tutti i livelli per mettere a punto piani per prevenire la malamovida. Con le nuove lampade a risparmio energetico la città è scarsamente illuminata e il rischio aumenta. In tal senso è stato deciso di potenziare la pubblica illuminazione soprattutto in piazza della Repubblica e strade vicine dove si sono verificati molti furti nelle abitazioni. Il comandante della polizia municipale ha detto che i vigili urbani dal venerdì alla domenica sono presenti sul territorio fino alle due. Ma occorre potenziare gli interventi, è stato sottolineato in Consiglio, con la formazione di squadre interforze per ridare serenità agli abitanti delle vie delle centro storico. Il consiglio comunale ha inoltre approvato una modifica al regolamento della polizia municipale, già esitato lo scorso mese, per la collocazione da parte dei gestori di locali di appositi cassonetti portarifiuti per rispettare il decoro urbano. Il Consiglio tornerà a riunirsi il 4 novembre con all’ordine del giorno due interrogazioni, altrettante mozioni e un debito fuori bilancio.