Dopo le pressioni dei sindacati e le preoccupazioni espresse da direttori sanitari e primari, l’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza, ha deciso: tutti i rapporti di lavoro legati all’emergenza Covid sono stati prorogati fino al 31 dicembre. Gli oltre 9000 precari che sarebbero diventati disoccupati con la fine dello stato di emergenza, vale a dire fra una settimana, rimarranno in servizio fino al termine dell’anno. La decisione si trova all’interno di una direttiva che l’assessore Razza e il direttore generale della “pianificazione strategica” Mario La Rocca hanno inviato alle Aziende Sanitarie, al Cefpas e alle organizzazioni sindacali della sanità regionale. Il personale prorogato deve comunque mantenere un presidio adeguato che, in caso di necessità, possa far fronte con immediatezza ad un possibile riacutizzarsi dell’emergenza pandemica”.
Potrebbero però arrivare rimodulazioni orarie da stabilirsi a seconda del fabbisogno di personale, come già accaduto per l’ASP di Trapani dove il personale covid è stato messo in part-time. La principale novità riguarda il personale amministrativo perché per i medici ci aveva già pensato la normativa nazionale. Il personale precario amministrativo, informatico e di profilo non sanitario resta quindi al suo posto con i ruoli delicati di sorveglianza dei dati, segnalazione dei positivi e registrazione delle vaccinazioni. Le varie ASP dovranno valutare se ridurre o meno l’orario di lavoro del personale covid. Per far ciò le aziende sanitarie sono invitate a realizzare, al più presto, una ricognizione dei fabbisogni.