Alcamo, via per Camporeale. Aperta strada alternativa

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Arriva finalmente un’altra strada alternativa a via per Camporeale, la strada a sud-est di Alcamo franata nel gennaio scorso, a causa delle abbondanti piogge, mettendo a rischio anche alcune abitazioni che vennero evacuate. La nuova strada non è certamente il massimo soprattutto come larghezza e come pavimentazione ma è già qualcosa per diminuire i disagi e per agevolare gli alcamesi, soprattutto agricoltori, che hanno i loro terreni fra Alcamo e Camporeale. La strada franata rappresenta anche la parte iniziale della SP 10, l’unico collegamento fra i due centri.

Da ieri qualche disagio in meno, quindi, dopo l’apertura al transito della strada che collega la via Tommaso Papa, quella che sale verso contrada Tre Noci, sul fianco del monte Bonifato, con la via per Camporeale attraverso via Giuseppe Scala prima e strada Scalilla dopo. Il transito è stato consentito soltanto a senso unico, dalla via Papa a scendere, e a doppio senso esclusivamente per chi abita proprio in quel tratto di strada. L’apertura del percorso alternativo va incontro anche ai numerosi residenti che hanno costruito le loro abitazioni in questa zona di espansione: “Era un impegno che avevamo preso soprattutto con gli agricoltori  – ha detto il sindaco Domenico Surdi – che quotidianamente vanno a lavorare nelle campagne della zona e con quei cittadini che risiedono in zona”.

La situazione dei percorsi alternativi a via per Camporeale rimane comunque in evoluzione. Sono state aperte le buste per l’aggiudicazione dei lavori di sistemazione della via Allegrezza, circa 90.000 euro, attualmente l’unica strada utilizzata dagli automobilisti per aggirare la vasta frana. In itinere anche l’appalto per asfaltare circa un chilometri della vie per Pietralonga che, passando da piano Marrano, raggiunge poi la SP 10 che porta nella cittadina camporealese. Tutti interventi che potranno alleviare i disagi ai cittadini ma necessita accelerare i tempi, con costanti pressioni al commissario regionale per il dissesto idrogeologico, al fine di ottenere il finanziamento di quasi un milione di euro per mettere in sicurezza la frana. Fin da ora si ipotizzano grossissimi disagi alla circolazione in vista delle operazioni di vendemmia che da agosto, e per circa due mesi, interesserà i tantissimi vigneti di quelle zone.