SAN CIPIRELLO/SAN GIUSEPPE JATO – Allevatori di ovini e di bovini avevano percepito indebitamente contributi pubblici elargiti per sostenere le piccole e medie imprese che avevano subito danni causati agli incendi. Queste le accuse degli investigatori della Guardia di Finanza di Partinico nei confronti di due piccole aziende di allevamento presenti a San Cipirello e a San Giuseppe Jato. Secondo le Fiamme Gialle, dirette dal capitano Riccardo Valentino nell’ambito dell’attività di contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e, in particolare, all’indebita percezione di contributi, i due allevatori avrebbero incassato senza averne titolo, per gli eventi incendiari del 2021, somme per un ammontare complessivo di oltre 27.000. In particolare durante i controlli i finanzieri hanno chiesto ai titolari delle due aziende agricole l’esibizione della domanda di accesso al contributo e le fatture relative alle spese sostenute per ripianare i danni subiti dall’incendio denunciato.
Dall’analisi delle istanze è quindi emerso che il contributo era stato richiesto, da entrambi, a causa di un evento incendiario. Pertanto le Fiamme Gialle hanno verificato l’effettività delle spese sostenute per ripianare i danni subiti dalle aziende di san Giuseppe Jato e San Cipirelloe al termine degli accertamenti sarebbe emerso che i due allevatori non avrebbero sostenuto alcuna spesa documentabile tramite fatture, idonea a giustificare la richiesta di contributo avanzata. I due imprenditori agricoli sono stati così denunciati per truffa ai danni dello Stato. L’operazione conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, a contrasto delle condotte illecite di coloro che, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore delle imprese che ne hanno effettivamente diritto.