Secondo la procura avrebbero dichiarato quattro anni fa il falso in un concorso pubblico e l’assunzione presso l’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani. L’indagine fu avviata dalla Guardia di Finanza di Alcamo.
Il procedimento scaturisce da un’indagine riguardante un concorso per la stabilizzazione di infermieri professionali bandito quattro anni fa dall’azienda sanitaria. Secondo l’accusa, i candidati avrebbero affermato il falso, dichiarando di avere prestato servizio presso strutture del Servizio sanitario nazionale, al fine di ottenere l’attribuzione di un punteggio maggiore e l’assunzione a tempo indeterminato. Le indagini sono partite dalla denuncia di alcuni degli esclusi, che avevano notato come, nonostante avessero più titoli e più anzianità di servizio, erano stati scavalcati in graduatoria da loro colleghi precari che non avrebbero potuto possedere titoli e certificati che invece attestavano. L’apertura del processo è prevista per il prossimo primo ottobre.
Diciassette infermieri professionali sono così stati rinviati a giudizio con le accuse di falsa attestazione e falsità ideologica. Questi i loro nomi: Gaspare Cassarà, Angela Alagna, Concetta Angeloni, Vincenza Asaro, Giuseppa Bologna, Rosaria Catania, Angela Maria Crimi, Riccardo Giacalone, Maria Francesca Gucciardi, Loredana Tramellino, Maria Mancuso, Rosa Messana, Rosanna Ponzio, Maria Romano, Maria Rosa, Filippo Sciacca e Francesca Taormina. I difensori ne chiedono invece l’assoluzione
Antonina Maria Miceli e Pasquale Lo Cascio, hanno chiesto di definire le loro posizioni con il rito del patteggiamento e sono stati condannati, rispettivamente, ad undici ed a dieci mesi di reclusione con la concessione della sospensione.
Prosciolti Vincenza Como, Gioacchino Sorrentino e Vincenzo Viola perchè per la Procura infatti furono indotti in errore, ma non fecero nulla per agevolare gli indagati.