ZINGARO Altro soccorso congiunto tra SASS e CSAR allo Zingaro. In difficoltà due sorelle francesi

0
371

Senza soluzione di continuità i salvataggi effettuati i sinergia fra CSAR e SASS alla Riserva Naturale dello Zingaro.  Un’estate di grande lavoro per i militari dell’aeronautica e i volontari specializzati del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano. Dopo i soccorsi dei giorni scorsi sulle scogliere di cale diverse, ieri è stata la volta di due turiste francesi colte da malore a Cala Marinella.  Una delle due ragazze, mentre stava percorrendo un sentiero in compagnia di una comitiva di altri francesi, si è accasciata al suolo, priva di sensi, al suolo a causa di uno choc anafilattico causato, probabilmente, dalla puntura di un insetto. Una reazione che ha coinvolto anche la sorella della malcapitata la quale, già sofferente di problemi respiratori, è stata colta da un attacco di panico che non le ha consentito di proseguire il cammino.

A seguito dell’allarme scattato da parte dei compagni di viaggio, la centrale del 118 ha chiesto l’intervento del Soccorso Alpino che, al fine di ridurre al minimo i tempi di intervento, ha attivato l’Aeronautica Militare. Un elicottero dell’82° Csar, decollato dall’aeroporto di Trapani Birgi, ha imbarcato due tecnici del Sass per trasportarli sul luogo dei fatti, a Cala Marinella. La francese, in choc anafilattico, è stata dapprima imbarellata e poi imbarcata, con l’uso del verricello, sull’elicottero; la sorella è stata, invece, prelevata con l’uso del triangolo di evacuazione.

Inizialmente era stato previsto di trasferire entrambe al campo sportivo “Giorgio Matranga” di Castellammare del Golfo, per poi trasportarle in ambulanza all’ospedale “San Vito e Santo Spirito” di Alcamo. Tuttavia, alla luce della gravità della situazione, le turiste francesi sono state condotte direttamente all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. L’ultimo incidente alla riserva dello Zingaro era accaduto appena domenica scorsa. Un giovane escursionista era rimasto ferito dopo una rovinosa caduta sulla scogliera di Cala Berretta.  Anche qui, come altre volte in precedenza, era stato necessario l’intervento congiunto di SASS e CSAR.